Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«I vigili vanno eliminati»: gelataio multato a processo
Nel mirino un post. «Un’istigazione a delinquere»
Esasperato per una multa da 400 euro dei vigili urbani presa a pochi giorni dalla riapertura dopo il lockdown nazionale della primavera 2020 a causa della pandemia, a inizio maggio di quattro anni fa il gelataio altopolesano S.M. che gestisce un’attività a Rovigo perse decisamente la pazienza. In che modo? Pubblicando un commento molto duro sulla pagina Facebook di un quotidiano on line. «Queste persone bisogna eliminarle e magari riciclarle come fertilizzante», scrisse l’esercente riferendosi alla polizia locale del capoluogo, rea di averlo sanzionato. Commento che non passò per nulla inosservato alle forze dell’ordine, che denunciarono l’esercente per istigazione a delinquere. Un reato che prevede da uno a cinque anni di reclusione. Ieri è iniziato il processo a suo carico, con le testimonianze dei vigili urbani riguardo all’episodio della multa ed al duro commento dell’esercente (avvocato Lorenzo Toso) sul social.
L’episodio scatenante avvenne pochi giorni dopo il 4 maggio 2020, data di avvio della cosiddetta «Fase 2» dell’emergenza Covid-19. Una fase nella quale era prevista una cauta riapertura delle attività, seppur con moltissime prescrizioni, dopo i quasi due mesi di chiusura in casa. Tra le varie prescrizioni introdotte in quel momento, ad esempio, l’accesso agli esercizi commerciali ad opera di un componente di ciascun nucleo familiare, vendita da asporto di cibi solo se confezionati e divieto di consumo su strada.
Neanche una settimana dopo l’avvio della fase 2 S.M. vendette, senza il confezionamento prescritto dalla normativa, alcuni gelati, che vennero consumati per strada dai clienti. L’esercente incappò in un controllo dei vigili urbani e così scattò la sanzione da 400 euro, che era il minimo previsto per le violazioni amministrative delle normative anti-covid. Quando poi uscì la notizia dei controlli in città della polizia locale rodigina, S.M. commentò con durezza.
A livello generale, i dati dicono che da marzo a inizio maggio 2020 la Polizia locale rodigina eseguì 1.836 controlli ad esercizi commerciali del capoluogo e delle frazioni. Le multe furono in tutto quattro, per una percentuale dello 0,21 per cento.