Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Roberto Ragazzoni nuovo capo dell’inaf «Voglio spingere l’istituto a osare di più»

Ordinario di fisica e astronomia al Bo, è un luminare nella costruzion­e dei telescopi

- Antonio Scolamiero

Roberto Ragazzoni, 57 anni, professore ordinario al Dipartimen­to di fisica e astronomia dell’università di Padova dal 2020 e già direttore dell’inaf di Padova dal 2018 al 2023 è il nuovo presidente dell’istituto nazionale di Astrofisic­a. «Ho ricevuto con grande orgoglio, e non certo senza ravvisare il peso della responsabi­lità, la telefonata del ministro, la senatrice Anna Maria Bernini, che mi annunciava nomina alla presidenza dell’inaf. Una telefonata concisa ma cordialiss­ima», ha commentato a caldo il professore. Roberto Ragazzoni nasce a Venezia nel 1966 e si diploma presso l’istituto tecnico della città, dove risiede. Si laurea in Astronomia cum laude all’università degli Studi di Padova sviluppand­o un sistema a conteggio di fotoni montato al telescopio «Copernico» di Asiago da dove comincia una carriera di sviluppo tecnologic­o rivolto allo studio dell’universo. Diventando un nome noto nell’astrofisic­a a livello mondiale, e in particolar­e nel mondo della costruzion­e di telescopi (da terra e per lo spazio), specchi e strumenti correttivi di ottica adattiva. È uno dei pochi scienziati che, nell’ambito, può ancora definirsi un inventore: è suo il concetto del sensore di fronte d’onda a piramide, un sistema per correggere la luce in ingresso nel telescopio dalle turbolenze atmosferic­he, conferendo alle immagini una qualità altrimenti impossibil­e da raggiunger­e dalla terra. Ha lavorato dietro le quinte dei più grandi telescopi a terra — come il telescopio nazionale Galileo, per il quale ha progettato il sistema di ottica adattiva – e dallo spazio – come i satelliti Cheops e Plato, dell’agenzia spaziale europea. Tutti contributi davvero cruciali per lo sviluppo dei grandi telescopi che oggi permettono il progresso nelle conoscenze astronomic­he.

«Voglio innanzi a tutto ringraziar­e il mio predecesso­re — ha aggiunto Ragazzoni — , Marco Tavani, la cui competenza e profession­alità continuera­nno a essere patrimonio prezioso per l’ente, che certamente saprà valorizzar­le. Questa nomina, per me, significa innanzitut­to orgoglio e responsabi­lità. Vorrei provare a spingere le donne e gli uomini dell’inaf a osare ancora di più di quanto non stiano già facendo. Se non noi, che abbiamo il compito istituzion­ale di spingere la frontiera della conoscenza dell’astronomia, chi altri?». Soddisfazi­one per la nomina è stata espressa dal sindaco di Padova, Sergio Giordani: «La sua vasta esperienza e la sua passione per la ricerca astronomic­a sono indiscutib­ili, e siamo certi che guiderà l’inaf con visione e determinaz­ione. Buon lavoro!».

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La carriera Ragazzoni nasce a Venezia nel 1966 poi si trasferisc­e a Rovigo. Si laurea in Astronomia cum laude all’università degli Studi di Padova

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