Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Sampieri, l’uomo del Risorgimento che andrebbe ricordato
Passando per la cosidetta zona Coop di Adria, noto che tutte le strade della lottizzazione sono intitolate a Domenico Sampieri : chiedo notizie ad alcuni residenti che mi rispondono, parafrasando Manzoni: «Sampieri chi era costui?». Gino Sandro Spinello, ex sindaco e memoria storica locale mi dice che l’intitolazione è avvenuta con delibera della giunta comunale del 2 agosto 1997 e che, a quanto gli risulta, a tutt’oggi non è stata fatta alcuna cerimonia commemorativa. Peccato perché il personaggio, che ha avuto un ruolo di rilievo durante il Risorgimento, l’avrebbe meritata e la meriterebbe. Su internet si trovano varie pagine ( che ho consultato) dedicate a tale personaggio: egli nacque ad Adria nel 1828 e, giovanissimo, nel 1848 partecipò come volontario dal 26 marzo al 22 agosto dell’anno successivo, alla difesa sfortunata di Venezia; fu poi costretto, per evitare di essere arrestato, ad un decennio d’esilio, ritornò in Italia nel 1860 per partecipare alla spedizione dei Mille con Garibaldi. Nella battaglia di Calatafimi diede prova di grande coraggio e valore per cui da sergente fu promosso sottotenente; indomito combattente, si distinse in varie altre battaglie, con un’escalation di gradi: a Palermo fu promosso tenente, poco dopo capitano e, dopo la battaglia del Volturno ottenne il grado di maggiore. Entrò poi nell’esercito regolare italiano, sempre con il grado di maggiore ed ebbe una menzione speciale al merito, per la sua fattiva opera di repressione del brigantaggio nelle province meridionali. Nel 1866 partecipò alla terza guerra d’indipendenza e fu decorato con medaglia d’argento; concluse la sua carriera militare nel 1895 e si candidò alle elezioni alla Camera dei deputati, ottenendo 7.246 voti e l’elezione. Scrisse anche numerosi libri di ricordi militari, tra cui uno dal significativo titolo «Omaggio a Garibaldi». La sua data di nascita ( 20 aprile) è vicina: mi pare sarebbe opportuno ricordarlo, eventualmente con una semplice commemorazione nell’ampio parco pubblico che si trova al centro delle varie diramazioni di via Domenico Sampieri.