Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Venezia, ci vuole il blitz
Il Cittadella piazza il colpo Reggiana k.o. con due gol
Dopo undici partite senza sorrisi e quasi tre mesi di digiuno da vittorie, il Cittadella torna al successo battendo la Reggiana al Mapei Stadium. E non si può certo dire che si tratti di una vittoria «sporca», come l’aveva definita alla vigilia Edoardo Gorini, perché il successo maturato nella ripresa non fa una grinza. A decidere il match l’ingresso di Pandolfi ma anche il gol del capitano Branca, che nel momento più difficile spinge i suoi al successo pieno. Adesso i timori di rimanere invischiati nella zona playout sono molto più annacquati e si può guardare con ragionevole fiducia a un eventuale aggancio alla zona playoff. In campo al 15’ Melegoni, dentro l’area di rigore a tu per tu con Kastrati, spara alto sopra la traversa. Nel finale di tempo Cigarini su punizione oltrepassa la barriera a quattro sistemata da Kastrati e scheggia, però, la traversa. Nella ripresa dopo appena due minuti Portanova centra il palo con il mancino, dopo aver eluso l’intervento di Kastrati in uscita. Gorini indovina i cambi con gli ingressi di Pandolfi e Cassano e succede l’impensabile: Pandolfi insacca di testa su invito di Salvi dalla destra, complice un brutto intervento di Satalino che condanna la Reggiana. L’attaccante granata trova la sua ottava rete stagionale e porta avanti un Cittadella che, fin lì, aveva creato molto meno rispetto ai padroni di casa. Portanova prova a rimettere in sesto il pomeriggio con una sorta di rovesciata al 73’, ma i granata trovano anche il raddoppio. Ripartenza in velocità guidata da Cassano e Pandolfi, con Branca che incrocia con il mancino dalla lunetta e trafigge Satalino, questa volta incolpevole. Nel finale Cittadella vicinissimo al tris con Magrassi in pieno recupero. Gorini sorride, fiducia del club ripagata.
Il pomeriggio, dagli altri campi, non porta buone notizie. Dopo la Cremonese, anche il Como mette la quinta, batte in rimonta il Catanzaro e obbliga il Venezia, oggi pomeriggio, a un solo risultato se vuole rimanere ben aggrappato al sogno della promozione diretta.
Non ci sono altre opzioni che espugnare Ascoli, in un Del Duca che ribolle per una situazione di classifica difficilissima. Paolo Vanoli lo sa perfettamente e carica i suoi alla vigilia del match e dopo l’ultima rifinitura. «Dobbiamo giocarci i nostri pregi e le nostre paure. Dobbiamo rispettare i nostri avversari — dice l’allenatore arancioneroverde — e dobbiamo capire pregi e difetti della squadra che affrontiamo. Bisogna guardare a noi stessi, a come sfruttare al massimo le nostre potenzialità. La mentalità vincente, finché non vinci, non la conosci. Facciamo fatica a gestire la partita contro determinati avversari. Non abbiamo ancora la mentalità adatta che ti fa capire come affrontare l’ultima è diverso che affrontare la prima». Le difficoltà ambientali dell’ascoli, al centro di tante contestazioni, saranno una delle componenti del pomeriggio e in questo varco il Venezia dovrà provare a infilarsi. «Dobbiamo guardare a noi stessi — taglia corto Vanoli — con la Reggiana i ragazzi non hanno saputo reagire perché la rimonta non se l’aspettava nessuno. Chi è entrato si è fatto travolgere dalla situazione. Quando si costruiscono le fondamenta di qualcosa d’importante, si attraversano momenti di difficoltà. Dobbiamo guardare
Serie B La classifica PARMA COMO CREMONESE VENEZIA* CATANZARO PALERMO BRESCIA SAMPDORIA CITTADELLA PISA REGGIANA SÜDTIROL MODENA COSENZA BARI SPEZIA TERNANA ASCOLI* FERALPI LECCO 66 61 59 57 52 50 45 44 42 40 40 39 39 35 35 35 33 31 31 23
Paolo Vanoli/1 Con la Reggiana non siamo stati in grado di reagire alla rimonta, facciamo ancora fatica contro certi avversari
Paolo Vanoli/2 Quando si sta costruendo qualcosa ci possono stare alcuni intoppi. Per noi sarà un’altra finale, come lo sarà per l’ascoli
avanti, abbiamo un’altra partita molto importante e per noi sarà un’altra finale, come lo sarà per loro».
La grande incognita del pomeriggio riguarda Joel Pohjanpalo. La sua presenza al Del Duca è a rischio, il bomber finlandese sta per diventare padre, la moglie è in dolce attesa con il parto annunciato come imminente. «Abbiamo la soluzione — dice Vanoli — nel caso in cui nasca suo figlio. Aspetteremo e vedremo come andranno le cose. Sappiamo quanto importante è Joel, ma questa squadra ha vinto cinque partite consecutive senza il suo big». La soluzione risponde al nome di Christian Gytkjaer, altrimenti destinato alla panchina, e che dovrebbe essere affiancato da Pierini al centro dell’attacco. A chi gli chiede se possa essere arrivato il momento di Svoboda al posto di Altare, dopo la pessima prestazione di quest’ultimo contro la Reggiana, Vanoli risponde in modo sibillino. Prima definendo «povera» l’interpretazione secondo cui, dopo una brutta partita, automaticamente quella successiva la maglia da titolare non sarebbe più tale, ma aggiungendo subito dopo: «Quello che mi fa arrabbiare è che ho la fortuna di poter scegliere tatticamente tra tanti giocatori. Il giocatore deve capire che in una rosa forte, ogni allenamento bisogna giocarsi il posto. Sempre. Qualcuno non ha capito che ci si deve conquistare il posto ogni settimana. L’ultimo step è capire come diventare grandi». Un messaggio chiarissimo e netto a tutto il gruppo.
Il tutto mentre Massimo Carrera, sul versante bianconero, prepara la sua squadra a dare il massimo. «Tutto è possibile nel calcio — spiega l’allenatore — affrontiamo una squadra forte come il Venezia, miglior attacco della Serie B. Servirà la partita perfetta, con il giusto atteggiamento e aggressività. Abbiamo analizzato gli sbagli commessi con lo Spezia, il gol di Hristov ha fatto scattare qualcosa di negativo e questo non deve mai succedere».