Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Legato 10 anni a un albero cane salvato dai volontari
Costretto a vivere legato a un albero e relegato in un recinto angusto dal quale non poteva uscire. È accaduto a un labrador di dieci anni in un comune della provincia di Padova. Per tutta la vita l’animale è stato privato delle attenzioni del proprietario. Dopo diverse segnalazioni, la prima sei anni fa, è stato sequestrato dalle guardie zoofile dell’organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) in collaborazione con i carabinieri. «Il proprietario non ha mai permesso di verificare le condizioni di detenzione dell’animale, visibile solo da lontano», racconta la coordinatrice di Padova e provincia, Laura Maggiolo. «Per poterlo raggiungere e salvare — aggiunge — ci siamo rivolti alla Procura e il pubblico ministero ha emesso un decreto di perquisizione e sequestro con facoltà di nomina di un veterinario, anche comportamentalista, ritenendo la sussistenza d’indizi di reato». Blanco (un nome di fantasia, ndr), visibilmente sofferente e in ipotermia al momento del sequestro, è stato ricoverato immediatamente in una clinica veterinaria. Dopo l’intervento della veterinaria e l’emissione di una relazione conclusiva, il giudice ha disposto il sequestro preventivo e l’affido a una famiglia. «Ora vivono in simbiosi — racconta — blanco si è rivelato un cane molto capace e affettuoso. È un vero peccato che abbia perso dieci anni della sua vita». Da inizio anno, in provincia di Padova, i sette volontari Oipa hanno effettuato sessanta interventi di presunti maltrattamenti. La legge punisce severamente chi detiene gli animali in condizioni incompatibili con la loro natura, chi provoca la morte degli animali, li sottopone a sevizie, o li abbandona. Ma c’è ancora uno sforzo da fare. «Ogni amministrazione dovrebbe avere un regolamento per il benessere dell’animale — conclude Maggiolo -— Diversi comuni si stanno attrezzando».