Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Caserma Piave, pubblicato il bando
Circa tre anni e mezzo. Per la precisione, 1.170 giorni. Tanto dovrebbero durare i cantieri relativi alla trasformazione dell’ex caserma Piave nel nuovo complesso delle scienze politiche, economiche e sociali dell’università. È quanto si legge, nero su bianco, nel bando di gara appena pubblicato dal Bo per l’assegnazione dell’appalto integrato riguardante la progettazione esecutiva e l’effettivo svolgimento dei lavori. La commessa in questione, nell’ambito della quale si presume che l’intervento non comincerà prima di maggio del prossimo anno, ammonta a 73,6 milioni e le imprese interessate devono presentare le loro offerte entro le 12 del 20 giugno. Tempi lunghi, insomma. A tal punto che, alla luce della tabella di marcia immaginata dagli uffici di via VIII Febbraio, il nuovo polo accademico tra via Moro e riviera Paleocapa, a due passi dal Castello Carrarese nonché dall’osservatorio astronomico della Specola, dovrebbe essere inaugurato, nella migliore delle ipotesi, a settembre del 2028. Detto questo, come forse si ricorderà, la base di partenza del recupero dell’ex caserma Piave è costituita dal progetto preliminare (poi diventato definitivo) presentato dallo studio d’ingegneria Steam Srl di Padova, in collaborazione con l’archistar britannica David Chipperfield. Un progetto, quello ormai risalente a cinque anni fa, caratterizzato non solo dalla riconversione dei 13 edifici che compongono l’ex presidio militare, ma anche dall’inserimento, proprio al centro dell’area, di un porticato leggero di forma ellittica che, richiamando l’anello dell’isola Memmia di Prato della Valle, rappresenterà una sorta di agorà del futuro campus universitario, frequentato quotidianamente da circa quattromila studenti.