Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Varas: «Playoff, questo Padova c’è»
Il centrocampista e la corsa per la B: «Vicenza, Avellino e Benevento le più pericolose»
Nel pomeriggio odierno il Padova affronterà all’euganeo la Spal, nel secondo test match non ufficiale di questa pausa fra regular season e playoff. Dopo il successo con la Virtus Verona, nuova uscita per la squadra guidata da Massimo Oddo, che si sta in qusto modo preparando per l’ingresso in scena del prossimo 21 maggio.
Anche Kevin Varas, intervenuto a Trivenetogoal Tv ,ha fatto il punto della situazione, mettendo sul piatto ambizioni e consapevolezza della forza delle varie avversarie. «Le squadre più insidiose per i playoff sono per me Vicenza, Avellino e Benevento — ha detto il centrocampista biancoscudato — ma noi ci stiamo preparando bene e stiamo caricando molto durante gli allenamenti. Giochiamo contro la Spal e poi non avremo altre amichevoli in programma». Fra le varie prove quella sui tiri dal dischetto, eventualità che si presenterà a partire dalle semifinali, non è ancora stata ancora messa a fuoco. «Ai playoff c’è la possibilità di andare ai calci di rigore — ha detto Varas — ma Oddo non ci sta preparando su questo. Ci stiamo concentrando sulla preparazione fisica. Lo faremo più avanti».
L’impatto di Varas sul Padova è stato devastante, tanto che il centrocampista biancoscudato ha avuto il rendimento complessivo più alto. «A dire la verità — ammette il diretto interessato — non mi aspettavo di poter incidere così al primo anno. In tanti avevano un po’ il dubbio su di me, ci può stare. Quando avevo firmato avevo voglia di dimostrare che ci potevo stare tranquillamente, sapendo che alcune difficoltà le avrei trovate», Varas ha fatto una lunga gavetta prima di arrivare a un club importante come il Padova. «Quando mi hanno chiamato non ci ho pensato due volte prima di rispondere. Non volevo che saltasse la trattativa. Piano piano ho lavorato per trovarmi un posto, che sono riuscito a mantenere. Sono nato a Guayaquil e non potrei mai scordarmi il luogo della mia provenienza. Non nego che ho visto tanta povertà, anche se fortunatamente ho avuto una famiglia in cui sono cresciuto con la giusta educazione».