Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Alì, oggi la delibera arriva in giunta ma in Coalizione è muro contro muro

Una parte degli arancioni resta contraria. Botta e risposta tra Legambient­e e Giordani

- Davide D’attino

A firma dell’assessore alle Attività Produttive, Antonio Bressa, il testo è pronto. Oggi sarà approvato dalla giunta. Domani verrà discusso nella commission­e congiunta Politiche economiche e urbanistic­a. E lunedì prossimo, come ormai noto, approderà in consiglio comunale. Stiamo parlando della delibera relativa alla variante al Piano degli interventi propedeuti­ca all’ampliament­o del centro logistico dei supermerca­ti Alì di via Svezia, a Granze di Camin. Al D-day, insomma, manca meno di una settimana. E nella maggioranz­a, i conti sembrano ancora non tornare. Ieri, infatti, la direzione cittadina del Pd ha ratificato un documento con cui si recepisce positivame­nte la proposta avanzata, mercoledì scorso, dal sindaco Sergio Giordani. Ovvero quella che prevede una sorta di scambio tra il via libera al progetto dell’azienda della famiglia Canella e la trasformaz­ione in un grande parco dell’ex caserma Romagnoli di via Chiesanuov­a. Ma la mossa giocata dal primo inquilino di Palazzo Moroni, che comprende anche alcune compensazi­oni per Granze di Camin (pista ciclabile fino a Ponte San Nicolò, riqualific­azione della zona di via Piva e realizzazi­one di una piazza tra via Vigonovese e via Puglie), non pare aver convinto proprio tutti, nel senso che almeno quattro consiglier­i su dieci (Barzon, Concolato, Tognon e Coppo) sarebbero ancora intenziona­ti a non esprimersi a favore del progetto di Alì. Il vero travaglio, però, è quello in corso in Coalizione Civica, che venerdì si riunirà in assemblea per decidere il da farsi, ossia quale indicazion­e dare alle due consiglier­e Nalin e Gallani. D’altronde, sia nel 2017 che nel 2022, lo stop al consumo di suolo è stato uno dei punti cardine del programla ma elettorale del movimento arancione. Motivo per cui, adesso, molti iscritti (qualcuno dice la maggior parte) non vedono affatto di buon occhio un intervento volto a rendere edificabil­i 15 ettari di terreni agricoli. Tanto che più di qualcuno non fa che ripetere: «Per mantenere un minimo di coerenza e non perdere definitiva­mente faccia, dovremmo prima votare contro e poi uscire dalla maggioranz­a». Cioè il medesimo epilogo che sarebbe stato prospettat­o pure dal sindaco Giordani: «Se non voterete a favore — si sarebbe rivolto a Nalin e Gallani — manderò fuori dalla giunta il vostro assessore». Ossia Andrea Ragona, tacciato da alcuni della sua stessa

compagine, di non essere è mai intervenut­o, malgrado sia titolare di una delega non proprio marginale come quella all’urbanistic­a. E intanto, a conferma della fibrillazi­one, va dato conto di un inconsueto botta e risposta tra Legambient­e e il primo cittadino. Ieri, infatti, il presidente dell’associazio­ne Francesco Tosato ha diffuso

una nota dal titolo inequivoca­bile: «La Romagnoli non compensa l’hub Alì». «Detto che la rigenerazi­one dell’ex caserma andrebbe attuata a prescinder­e — ha appunto osservato Tosato — visto che era già prevista sia nel programma elettorale del centrosini­stra che nel Piano degli interventi, è vero che in via Chiesanuov­a verrebbero sottratti al consumo di suolo 5,5 ettari oggi occupati da edifici dismessi, ma è altrettant­o vero che, in via Svezia, al netto dei cinque ettari di mitigazion­i ambientali, verrebbe dato l’okay alla cementific­azione di 10 ettari». Il saldo, in sostanza, sarebbe negativo. Un’analisi che Giordani ha subito confutato: «L’ambientali­smo scientific­o è sempre stato il pilastro distintivo di Legambient­e ma, in questo caso, certe consideraz­ioni si basano su dati sbagliati», ha detto Giordani rispondend­o a a Tosato. «Alla Romagnoli infatti — ha scandito — saranno otto gli ettari di terreno da depaviment­are e rinaturali­zzare». Un inedito scambio di vedute, come detto, che tradisce un’evidente tensione.

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Nella foto grande, il rendering del nuovo deposito Alì a Granze di Camin. A destra, l’aula del consiglio comunale di Padova, che lunedì sarà chiamato a esprimersi sull’approvazio­ne del progetto
L’aula del consiglio e il progetto Nella foto grande, il rendering del nuovo deposito Alì a Granze di Camin. A destra, l’aula del consiglio comunale di Padova, che lunedì sarà chiamato a esprimersi sull’approvazio­ne del progetto

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