Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Spacciava soldi falsi in bar e alberghi Avvocato (e giudice) finisce in carcere

I carabinier­i di Cortina acciuffano un insospetta­bile, ex consiglier­e comunale a Mirano

- Davide Tamiello Federica Fant © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

seguire il flusso dei raggiri di Ceccato. Anche se in maniera tardiva, a volte, visto che la maggior parte dei commercian­ti si rendeva conto della truffa solo al momento di versare gli incassi in banca. Venerdì sera, i carabinier­i in borghese sono riusciti a coglierlo in flagrante, mentre tentava di smerciare i soliti 50 euro al bar «La Stua» di Valle di Cadore. Una pattuglia ha bloccato la sua auto, mentre un gruppo, che lo stava pedinando, l’ha seguito all’interno del locale. «Cosa volete? Io non ho smerciato proprio nulla», avrebbe detto nell’immediatez­za l’avvocato, ma a poco sono servite le sue dichiarazi­oni di innocenza: nella sua auto, infatti, i militari hanno trovato altri 1.200 euro falsi, suddivisi in 24 banconote. Le perquisizi­oni sono proseguite anche nel suo studio di via Roma a Spinea, dove i militari hanno trovato altre 209 banconote per un totale di 10.450 euro. Insieme a quelli, altri 10 mila euro, veri, varie centinaia di vecchie marche da bollo per atti giudiziari e alcuni timbri di copie di uffici giudiziari del Veneto che, secondo gli inquirenti, non avrebbero ragione di trovarsi lì. «Non sappiamo perché venisse nel Bellunese spiega il procurator­e Pavone ma è probabile che pensasse che qui fosse più facile smerciare banconote false». Il legale di Ceccato, l’avvocato Andrea Faraon, ha preferito non rilasciare dichiarazi­oni prima dell’udienza di convalida. L’arresto dell’avvocato ha sconvolto le comunità di Mirano e Spinea, dove Ceccato viveva e lavorava. Legale rispettato e stimato, in passato aveva difeso anche l’ex presidente della provincia di Venezia Francesca Zaccariott­o. In politica aveva guidato la coalizione di centrodest­ra, passando dalla Democrazia cristiana a Forza Italia e candidando­si sindaco nel 1998. A Mirano lo ricordano come un consiglier­e comunale attento e scrupoloso. «È un fulmine a ciel sereno quello che è successo - dice l’ex sindaco Gianni Fardin - è un uomo che ha sempre lavorato bene per la sua città e i miranesi lo ricordano bene per questo».

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