Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
De Menech, alt a Veneto Strade «Cautela prima di rompere»
Il Pd ribatte all’ad della società che minaccia di abbandonare la viabilità locale
BELLUNO euro in capitolo) si è detto disponibile a reperirne cinque per l’emergenza, due per coprire il buco attuale e tre per l’inverno.
Vernizzi, ad della partecipata regionale che si occupa di viabilità, ieri l’altro ha detto no. «Se le cose stanno così, molliamo la partita: non possiamo fare programmazione. Solo il personale ci costa 3,6 milioni. Tanti saluti» ha concluso.
Per De Menech, però, sarebbe meglio evitare scatti in avanti. «Vernizzi farebbe bene ad attendere - spiega - Vero che il ministro non può garantire risorse a lungo termine, ma è in corso ragionamento complesso. Si tratta di capire di quali stanziamenti Belluno abbia bisogno, in base a un’analisi sui costi effettivi. E poi di rifare le convenzioni in base a numeri certi. Il ministro, lo posso garantire, ha compreso la gravità della situazione».
Vernizzi, però, gestisce un’azienda, vuol poter programmare la sua attività. «Lo so - continua De Menech - ma cosa possiamo farci? Delrio pensa a un metodo che riguardi il Paese, mica il solo Bellunese». Si rischia di prendersi in ritardo. «Per ora possiamo solo pensare all’emergenza» conclude De Menech.
Padrin chiarisce: «La questione non dipende da Belluno: noi quello che potevamo fare l’abbiamo fatto. E capisco anche Vernizzi. Dobbiamo lavorare con “Veneto strade”, anche noi abbiamo bisogno di certezze. Ma ripeto: se lo Stato non dà risorse, si riprenda le strade».