Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

De Menech, alt a Veneto Strade «Cautela prima di rompere»

Il Pd ribatte all’ad della società che minaccia di abbandonar­e la viabilità locale

- Marco de’ Francesco © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO euro in capitolo) si è detto disponibil­e a reperirne cinque per l’emergenza, due per coprire il buco attuale e tre per l’inverno.

Vernizzi, ad della partecipat­a regionale che si occupa di viabilità, ieri l’altro ha detto no. «Se le cose stanno così, molliamo la partita: non possiamo fare programmaz­ione. Solo il personale ci costa 3,6 milioni. Tanti saluti» ha concluso.

Per De Menech, però, sarebbe meglio evitare scatti in avanti. «Vernizzi farebbe bene ad attendere - spiega - Vero che il ministro non può garantire risorse a lungo termine, ma è in corso ragionamen­to complesso. Si tratta di capire di quali stanziamen­ti Belluno abbia bisogno, in base a un’analisi sui costi effettivi. E poi di rifare le convenzion­i in base a numeri certi. Il ministro, lo posso garantire, ha compreso la gravità della situazione».

Vernizzi, però, gestisce un’azienda, vuol poter programmar­e la sua attività. «Lo so - continua De Menech - ma cosa possiamo farci? Delrio pensa a un metodo che riguardi il Paese, mica il solo Bellunese». Si rischia di prendersi in ritardo. «Per ora possiamo solo pensare all’emergenza» conclude De Menech.

Padrin chiarisce: «La questione non dipende da Belluno: noi quello che potevamo fare l’abbiamo fatto. E capisco anche Vernizzi. Dobbiamo lavorare con “Veneto strade”, anche noi abbiamo bisogno di certezze. Ma ripeto: se lo Stato non dà risorse, si riprenda le strade».

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