Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Mel e Trichiana, via al polo dei servizi «Preludio di fusione»
MEL Una società unica per la gestione delle Case di riposo di Mel e Trichiana: giovedì mattina, dalla fusione di due partecipate dei rispettivi Comuni è nata la nuova società «Essepiuno servizi». Il nuovo soggetto raggruppa le attività finora svolte dalla società zumellese «Ge.Mel» e dalla trichianese «Società Villanova servizi». La «Essepiuno» si occuperà della gestione delle Case di riposo «Sbardella» di Mel e «Madonna della Salute» di Trichiana, in grado di assistere complessivamente 139 ospiti non autosufficienti, 38 autosufficienti e 25 utenti di centro diurno.
In più, la nuova società si occuperà anche della farmacia comunale di Sant’Antonio di Tortal e del servizio mensa delle scuole dell’Istituto comprensivo di Mel. La creazione di un unico soggetto in grado di operare su due territori confinanti va nella stessa direzione del progetto di fusione dei Comuni della Sinistra Piave.
«Solo un processo di integrazione completo può rappresentare la via più diretta per affrontare con successo la complessità gestionale del settore sociale» commentano i sindaci Stefano Cesa (Mel) e Fiorenza Da Canal (Trichiana).
Dalla fusione delle vecchie partecipate, ci si aspetta una maggiore flessibilità nella gestione del personale e una riduzione dei costi, oltre a un aumento dell’efficienza della rete di assistenza. In più, aggiungono i sindaci, «il grado di patrimonializzazione raggiunto dalla società risultante dalla fusione consentirà una politica di investimenti di ampio respiro e una più elevata capacità competitiva».
Il nuovo soggetto gestirà un fatturato vicino ai 6 milioni di euro annui, coprendo parte della richiesta di servizi tipicamente legati alla terza età. La decisione di arrivare a un ente unico per la gestione di alcune funzioni di carattere socio-sanitario si era concretizzata in estate: in una seduta congiunta dei rispettivi consigli comunali, svoltasi il 12 luglio, la proposta di fusione delle partecipate era stata approvata all’unanimità.