Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Soccorso alpino snobbato dalle Fs all’esercitazi­one

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BELLUNO Esercitazi­one di soccorso delle Ferrovie dello Stato lungo la linea Longarone-Calalzo, il Soccorso alpino non è convocato, arriva lo stesso, ma rimane a guardare. Ieri mattina, in occasione delle prove delle procedure di emergenza lungo la ferrovia, alcuni volontari del Soccorso alpino di Longarone e di Pieve di Cadore si sono messi a disposizio­ne, ma non sono stati presi in consideraz­ione. «Spiace verificare - ha commentato il delegato del Cnsas bellunese Fabio “Rufus” Bristo - che nonostante la disponibil­ità offerta di personale, e visto anche l’impiego di questa risorsa in attività di soccorso reale nell’incendio di un treno nel 1996, lo stesso non sia stato attivato». Una condivisio­ne delle procedure, ha aggiunto Bristot, sarebbe stata utile.

Ieri Roger De Menech, deputato del Pd e molto vicino al ministro dei Trasporti Graziano Delrio è stato duro dopo che l’amministra­tore delegato di «Veneto Strade» ha giudicato insufficie­nti i soldi stanziati dal governo per la manutenzio­ne delle strade bellunesi. «Se la pensa così, Silvano Vernizzi sciolga la convenzion­e con la Provincia. O riunisca i soci e cioè Anas, Regione e Palazzo Piloni, per vedere chi può tirare fuori i soldi».

Giorni fa, il presidente e il vicepresid­ente della Provincia, Daniela Larese Filon e Roberto Padrin, hanno incontrato il ministro. Questi, di fronte alle difficoltà di Palazzo Piloni di trovare i nove milioni di euro richiesti da «Veneto Strade» (ne ha trovati sette, per il 2015 mentre per il 2016 non c’è un

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A muso duro Roger De Menech, leader del Pd nel Bellunese

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