Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Così Duvetica reinterpreta il patrimonio di Carlo Moretti
Monomarca all’estero e lusso: la vetreria di Murano riaccende i forni
VENEZIA La Carlo Moretti, vetreria storica di Murano, rinasce grazie a Duvetica e punta al mercato del lusso. Per la precisione: al mercato del lighting contract, l’illuminazione su misura con vetri artistici. Domani l’inaugurazione del nuovo negozio monomarca a Murano; a ottobre, poi, apre il monomarca anche a Tokyo, in partnership, a Ginza il quartiere dello shopping d’elite. Dallo scorso anno, Carlo Moretti ha un suo negozio in via della Spiga a Milano; sulle tavole del Four Season ci sono gli iconici bicchieri Bora, quelli che sembrano piegati dal vento. In Austria, a Kitzbühel un altro monomarca in partnership.
Sui numeri, il direttore generale Antonio Ceschel tace. Investimento, avviamento, marketing restano ignoti. L’unico numero certo è il 26, le maestranze riassunte dopo che i forni della Carlo Moretti hanno toccato di nuovo i 1.200 gradi per la fusione della sabbia in vetro. La fornace era spenta da cinque anni e la Carlo Moretti viveva di giacenze di magazzino; maestri, garzoni e molatori erano in cassa integrazione. «Il trend di crescita è sul 40%. Contiamo di arrivare al break-even nel 2016 e all’impiego totale del personale», si lascia sfuggire Ceschel, 54 anni, trevigiano, carriera in Siemens e Osram.
La storia che racconta è un’altra, fatta di innovazione nei processi produttivi e di riscoperta della tradizione millenaria del vetro soffiato che, nel caso della vetreria fondata da Carlo e Giovanni Moretti nel 1958, si è caratterizzata subito per il design contemporaneo sul celebre equilibrio di cristallo, colore opaco e colore trasparente. Arrivato alla Carlo