Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Mondiale, l’ora dei «pro» con Viviani
Chiude la rassegna a Richmond, ultima chance di medaglia per i veneti
PADOVA Veneti ancora a secco di medaglie nella quinta giornata di gara del mondiale di ciclismo a Richmond. La sola medaglia dal sapore veneto è quella del bielorusso Vasil Kiryenka, che ha conquistato la medaglia d’oro nella prova a cronometro professionisti grazie anche alla bici fornita dalla trevigiana Pinarello.
Dopo le delusioni nelle prove delle donne junior e degli uomini under 23, anche ieri nella seconda giornata di gara con le prove in linea uomini junior e donne elite gli atleti veneti hanno deluso. Nella gara più attesa, quella femminile, c’è da registrare la buona prova della veronese Valentina Scandolara, protagonista di un lavoro esemplare nel finale ma che nulla ha potuto contro la fortissima atleta di casa, l’americana Armistead, che si è laureata campionessa del mondo. Oggi cala il sipario sul mondiale americano con la prova più attesa, la gara in linea dei professionisti, con il veronese Elia Viviani pronto a giocarsi le sue carte in un arrivo in volata. L’atleta della Sky è pronto a ben figurare dopo un’ottima stagione col team britannico.
«Ho aumentato il picco di watt, nella miglior condizione un percorso misto lo tengo, 260 km sono una incognita per chiunque — ha detto Viviani — ma io e Nizzolo, come caratteristiche, possiamo essere due alternative veloci. Abbiamo un’ottima squadra con Trentin che può essere il nostro “libero” in un’azione sullo strappo che scombini i piani dei velocisti e renda la corsa più dura sul pavè. E possiamo contare su Ulissi che sugli strappi in genere è tra i più pimpanti».