Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Mondiali a Calì, Girotto domina nel «singolo» Per il campione trevigiano arriva l’oro in-line
TREVISO La Colombia si tinge di azzurro e fa brillare la stella di Andrea Girotto. A Calì, dove si sono disputati i campionati del mondo di pattinaggio artistico a rotelle, la ribalta della scena se l’è conquistata l’atleta trevigiano Andrea Girotto ha messo sulla pista tutta la sua abilità mettendo d’accordo giudici e spettatori. I primi lo hanno premiato col massimo del punteggio, permettendogli di conquistare la medaglia d’oro nel singolo; i secondi lo hanno applaudito, innamorandosi dei suoi numeri in pista. La gara per l’atleta di Musano è stata lunga ed emozionante e ha segnato un testa a testa tutto tricolore con Luca Lucaroni, altro azzurro che ha guidato la gara nelle prime due giornate. Nell’ultima prova, è emerso il talento del giovane trevigiano che ha saputo compiere una prova perfetta, conquistando il gradino più alto del podio per la gioia dei tifosi che l’hanno seguito fino in Sud America. Per Andrea Girotto si tratta del primo successo a livello mondiale, che impreziosisce un palmares già di prestigio dopo la medaglia d’oro che aveva conquistato un anno fa agli europei del 2014. La spedizione azzurra in terra colombiana è stata estremamente positiva e si è arricchita di due argenti e un bronzo. (a. pist.) addosso e dovranno fare la partita. A volte essere sfavoriti ti può avvantaggiare, chissà che non si riesca a fare uno scherzetto». A trascinare l’Italia verso il primo successo mondiale sono stati proprio i biancoverdi. «Gori ha avuto qualche sbavatura all’inizio, poi si è ripreso propiziando la prima meta. Luke (McLean, ndr) ha dato sicurezza dietro, non si è visto tanto perché l’Italia non ha fatto moltissimo gioco ma il suo apporto è stato fondamentale, Minto e Zanni hanno giocato un match di sostanza. Mi sono sembrati tutti in buona forma. Daranno sicuramente un contributo importante nel prosieguo del torneo».
Pavanello si è ormai calato tout court nel nuovo ruolo dirigenziale del Benetton, lavorando quotidianamente con tutto lo staff biancoverde. Impossibile comunque non pensare a quella maglia che tanto gli ha dato: «Ovvio che dispiace non essere in Inghilterra, un mondiale è il chiodo fisso per ogni giocatore. Ora però ho messo alle spalle la delusione, porto avanti il mio lavoro, sono tranquillo e concentrato». E intanto venerdì sera il Benetton ha vinto il test match contro Rovigo al Battaglini, prima del ritorno in campo a Belfast in Guinness Pro 12. «Una gara giocata con tutte le attenuanti, vincerla era importante. Sono scesi in campo gli uomini di mischia e mediana che finora erano stati meno impiegati, bisognava dare minutaggio a tutti e per come ha impostato la partita il Rovigo il lavoro è stato facilitato. Abbiamo preso quattro mete da touche, servirà approfondire questo aspetto, analizzare gli errori e lavorare per trovare sincronia. Resto comunque tranquillo: nelle prime quattro uscite stagionali chi era titolare non ha avuto problemi in questa fase del gioco». TRIESTE Cala il sipario sul precampionato della De’Longhi Treviso. Ieri sera a Trieste è andata in scena l’ultima amichevole prima dell’inizio del campionato del quintetto di Stefano Pillastrini. E non è stato un test fortunato, visto che è arrivata una sconfitta probabilmente inattesa, considerati i progressi messi in mostra nelle ultime uscite dalla squadra biancoblù.
Treviso cede 72-66, il finale è palpitante ma la gestione delle ultime due azioni offensive non è esattamente esemplare. I due liberi di Canavesi fanno il resto, gli errori al tiro a 6 secondi dalla sirena e il fallo successivo su Prandin chiudono la contesa. Punti che non pesano, visto che si tratta pur sempre di una semplice amichevole. Partita giocata sempre punto a punto, con diversi vantaggi trevigiani, come quello che determina il sorpasso sul 46-47 al 28’. Ma è Canavesi il protagonista assoluto del match, a tratti immarcabile e molto preciso nella finalizzazione del gioco. Nessun dramma, ci mancherebbe, ma l’attenzione arrivati alla fine di settembre si sposta sull’obiettivo principale della stagione che sta per iniziare. A questo punto, infatti, dopo l’ultima amichevole contro Trieste, si chiude il lungo pre-season in attesa del via ufficiale del campionato. Restano cerchiati in rosso i due risultati di spicco conquistati nel torneo internazionale di Caorle contro lo Zalgiris e contro la Reyer Venezia. Due vittorie che trasmettono fiducia e che danno morale a una squadra, come più volte sottolineato, che proverà a recitare il ruolo di outsider senza poter ambire almeno sulla carta a un posto in serie A.
Ma il campionato adesso è davvero dietro l’angolo. Si inizia il 4 ottobre con la prima giornata all’esordio sul campo di Roseto, un test subito molto impegnativo che metterà a dura prova il quintetto di Stefano Pillastrini. La prima al Palaverde è previsto per la seconda giornata domenica 11 ottobre alle 18 contro Recanati, un avversario alla portata, per poi proseguire con la trasferta il 18 a Matera e via via con tutti gli altri impegni. L’attesa è ormai terminata, Treviso è pronta a fare sul serio. Stavolta per davvero, con la voglia di stupire ancora.