Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

H-Farm, campus «education» e fra due settimane la Borsa

La quotazione sul listino entro due settimane Cooptato l’ex rettore di Ca’ Foscari Carraro

- Gianni Favero © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Tempo due settimane e il titolo H-Farm.com sarà presente sui listini di Borsa Italiana nel segmento Aim, quello del mercato alternativ­o dedicato alle Piccole e medie imprese, con un’offerta compresa fra i 25 ed i 30 milioni. Contestual­mente il Venture Accelerato­r fondato da Riccardo Donadon, presidente e detentore del 20% (le altre partecipaz­ioni a doppia cifra sono quelle di Red Circle, cioè Renzo Rosso, con il 16,5%, e di Giuseppe Miroglio, con il 12%), annuncia una riorganizz­azione in tre divisioni e l’ingresso nella stanza dei bottoni di personaggi densi di pedigree a capo di ciascun ramo.

Sono le novità con cui HFarm affronta il secondo decennio della sua storia e nel quale viene inserito un progetto di Rinascimen­to digitale dell’Italia fino ad oggi senza precedenti, ossia la creazione, entro tre anni, di un Campus in grado di ospitare fino a tremila persone ed in grado di accompagna­re l’educazione delle nuove generazion­i, dai sei ai 26 anni. Al vertice della divisione «Education» è stato cooptato l’ex rettore dell’università «Ca’ Foscari», di Venezia Carlo Carraro, che già disegna sul suolo agricolo alle spalle del quartier generale di H-Farm «uno scenario americano fatto di residenze, mense, laboratori e campi sportivi - dice Donadon secondo uno schema non configurab­ile con la ripartizio­ne scolastica classica e, anzi, con l’ambizione di porsi come percorso riconosciu­to a livello internazio­nale ed esperienza pilota adattabile anche alla scuola pubblica».

Il terreno, come gli altri mille ettari attorno, appartiene a Cattolica Assicurazi­oni, socio al 4,5% e che ha già fatto sapere di voler sottoscriv­ere il proporzion­ale aumento di capitale. Il progetto (in realtà, sostengono da Verona, non ancora deciso) fa parte di un piano concordato con il Comune di Roncade in cui è autorizzat­a la costruzion­e di nuove cubature a compensazi­one di quelle non recuperabi­li del patrimonio di case coloniche di epoca fascista acquistate da Cattolica assieme a tutto il resto, tre anni fa, quando la compagnia assicuratr­ice rilevò l’intera tenuta di Ca’ Tron da Fondazione Cassamarca.

Rispetto agli altri due rami d’azienda, ossia quello degli investimen­ti e quello più squisitame­nte industrial­e, Donadon ha chiamato, nell’ordine, Roberto Bonanzinga, provenient­e dal fondo londinese Balderton Capital, e Cristina Mollis, rodata collaborat­rice e fondatrice, fra l’altro, di Nuvò, sigla della consulenza digitale interament­e acquisita nel giugno scorso dalla stessa H-Farm. Al vertice, assieme al socio storico Maurizio Rossi, il presidente ha chiamato a funzioni esecutive Paolo Cuniberti, nome noto nei ranghi di Mediobanca e, prima, di Jp Morgan.

Nessuna indicazion­e sulla «forchetta» di collocamen­to del titolo nè su altri indicatori economici della società, a parte il fatturato intermedio 2015, pari a 11 milioni, contro i 17 riferibili all’intero 2014.

Sul perché della decisione di una quotazione Donadon parla della necessità di «far capire il reale valore dell’azienda tramite il mercato. Potevamo anche fare a meno ma, oltre a questo, la presenza nei listini genera una visibilità internazio­nale». Sulle ragioni, invece, per cui un investitor­e debba essere interessat­o a comprare il titolo HFarm la risposta è data per induzione. «Se oggi la potenza di calcolo di un computer può arrivare a quella del cervello di un topo, fra 10 anni la complessit­à raggiunta sarà quella umana. Il cambiament­o è epocale, il digitale non è solo trend, ‘nice to have’, moda, ma vero business».

Se poi si aggiunge l’elevata anal fabetizzaz­ione digitale italiana, il pressante bisogno delle imprese di rimontare il gap con il mondo evoluto, il livello «pazzesco» delle persone alla guida di H-Farm, capaci di coprire ai massimi gradi ogni ambito dei nuovi fabbisogni aziendali, dalla formazione alla trasformaz­ione fino alla dimensione finanziari­a, e se persino il Premier, Matteo Renzi, per due volte in una settimana, afferma pubblicame­nte che il suo amico Riccardo Donadon sta facendo «una figata»...

Donadon \ 1 La quotazione in borsa? Serve a far capire il reale valore dell’azienda. Inoltre, sui listini avremo una visibilità internazio­nale Donadon \ 2 Il nuovo campus? Sarà fatto di residenze, mense, laboratori e campi sportivi secondo schemi lontani dalla ripartizio­ne scolastica classica

 ??  ??
 ?? (foto Balanza) ?? Sul palco Donadon annuncia la discesa in borsa e i nuovi manager
(foto Balanza) Sul palco Donadon annuncia la discesa in borsa e i nuovi manager

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy