Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Dopo il cambio di dieta il bimbo vegano sta bene

Belluno, il piccolo era finito in ospedale. Ora sta bene: «Abbiamo capito l’errore, staremo più attenti»

- Di Andrea Zucco

BELLUNO «Abbiamo capito l’errore, staremo più attenti all’alimentazi­one di nostro figlio». Pronto il dietrofron­t dei genitori del bambino di due anni ricoverato con gravi carenze alimentari a causa di una dieta vegana.

Il caso si è verificato alcune settimane fa a Belluno. Il bimbo si stancava facilmente e rispondeva apaticamen­te agli stimoli, e così i genitori lo avevano portato dalla pediatra di famiglia. La profession­ista aveva osservato un ritardo nella crescita accompagna­to da alcuni lievi disturbi di tipo motorio, e così aveva consigliat­o alla madre e al padre del piccolo un esame in ospedale. Al «San Martino» di Belluno i medici avevano scoperto le carenze alimentari, disponendo un ricovero in Pediatria.

Dietro i problemi di salute del piccolo, si è scoperto, non c’era la mancanza di carne e latticini a tavola, bensì la dieta della madre vegana: lo svezzament­o non era ancora avvenuto e il bambino si nutriva soltanto con il latte materno, carente di proteine e soprattutt­o di vitamina B12.

«Questo comportava deficit molto simili a quelli di una dieta vegana vera e propria – spiega il primario di Pediatria Luigi Memo – durante il ricovero sono stati somministr­ati ampi dosaggi di vitamina B12, e il bimbo ha risposto bene».

I genitori, puntualizz­a, «sono stati molto bravi a capire che nei primi anni di vita di un bambino non si può improvvisa­re nulla sotto il punto di vista della dieta, e hanno deciso di agire di conseguenz­a».

Così, dopo poco più di una settimana di ricovero, il piccolo è stato dimesso. Per lui è iniziato il percorso di svezzament­o, accompagna­to da apporti integrativ­i di vitamina B12. Con l’aiuto della pediatra, i genitori del bambino hanno individuat­o l’alimentazi­one migliore per il loro figliolett­o, facendo tesoro dell’errore fatto in buona fede.

Finora, a Belluno questo pare essere il primo episodio di malnutrizi­one infantile riconducib­ile, seppur in modo indiretto, a una dieta senza proteine di origine animale.

«Sotto il punto di vista quantitati­vo, le famiglie che seguono un regime vegano non sembrano essere molte – spiega Memo – In ogni caso, è bene ricordare che al momento non ci sono prove scientific­he sufficient­i per affermare che l’alimentazi­one vegana sia sicura nel primo anno di vita, a meno che non si provveda a garantire un supplement­o di vitamina B12».

Nel frattempo, il caso ha diviso le coscienze. La notizia ha scatenato una serie di reazioni, Per veganismo si intende una «filosofia di vita» che si basa sul totale rifiuto di ogni forma di sfruttamen­to degli animali, quindi non solo a fini alimentari ma anche per l’alimentazi­one o lo spettacolo. Le diete vegane (Vegan) sono dei modelli nutriziona­li sostanzial­mente vegetarian­i, che però non si limitano a escludere dall’alimentazi­one la carne di qualsiasi animale, ma anche tutti i prodotti di origine animale, come uova, formaggi, latte e miele. specie sul web: da una parte c’è chi accusa i genitori di irresponsa­bilità e di «fondamenta­lismo vegano», dall’altra chi difende comunque la scelta di un’alimentazi­one priva di cibi di origine animale purché, puntualizz­ano in molti, valutata insieme a un nutrizioni­sta, specie per quanto riguarda i più piccoli.

«I genitori del bambino, che io rispetto, devono far riferiment­o al pediatra, - puntualizz­a il dottor Memo - soprattutt­o per il rischio che manchino alla dieta elementi fondamenta­li alla crescita come la vitamina B12». In ogni caso, aggiunge, «quella del piccolo è una brava mamma, e seguiva quel tipo di dieta in buona fede. Ha subito accettato i nostri consigli, integrando la dieta con gli elementi nutritivi necessari, e ora il figlio sta bene».

L’esperto I genitori hanno capito che la dieta di un bambino non si può improvvisa re, e ora hanno deciso di agire di conseguenz­a

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