Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Dopo il cambio di dieta il bimbo vegano sta bene
Belluno, il piccolo era finito in ospedale. Ora sta bene: «Abbiamo capito l’errore, staremo più attenti»
BELLUNO «Abbiamo capito l’errore, staremo più attenti all’alimentazione di nostro figlio». Pronto il dietrofront dei genitori del bambino di due anni ricoverato con gravi carenze alimentari a causa di una dieta vegana.
Il caso si è verificato alcune settimane fa a Belluno. Il bimbo si stancava facilmente e rispondeva apaticamente agli stimoli, e così i genitori lo avevano portato dalla pediatra di famiglia. La professionista aveva osservato un ritardo nella crescita accompagnato da alcuni lievi disturbi di tipo motorio, e così aveva consigliato alla madre e al padre del piccolo un esame in ospedale. Al «San Martino» di Belluno i medici avevano scoperto le carenze alimentari, disponendo un ricovero in Pediatria.
Dietro i problemi di salute del piccolo, si è scoperto, non c’era la mancanza di carne e latticini a tavola, bensì la dieta della madre vegana: lo svezzamento non era ancora avvenuto e il bambino si nutriva soltanto con il latte materno, carente di proteine e soprattutto di vitamina B12.
«Questo comportava deficit molto simili a quelli di una dieta vegana vera e propria – spiega il primario di Pediatria Luigi Memo – durante il ricovero sono stati somministrati ampi dosaggi di vitamina B12, e il bimbo ha risposto bene».
I genitori, puntualizza, «sono stati molto bravi a capire che nei primi anni di vita di un bambino non si può improvvisare nulla sotto il punto di vista della dieta, e hanno deciso di agire di conseguenza».
Così, dopo poco più di una settimana di ricovero, il piccolo è stato dimesso. Per lui è iniziato il percorso di svezzamento, accompagnato da apporti integrativi di vitamina B12. Con l’aiuto della pediatra, i genitori del bambino hanno individuato l’alimentazione migliore per il loro figlioletto, facendo tesoro dell’errore fatto in buona fede.
Finora, a Belluno questo pare essere il primo episodio di malnutrizione infantile riconducibile, seppur in modo indiretto, a una dieta senza proteine di origine animale.
«Sotto il punto di vista quantitativo, le famiglie che seguono un regime vegano non sembrano essere molte – spiega Memo – In ogni caso, è bene ricordare che al momento non ci sono prove scientifiche sufficienti per affermare che l’alimentazione vegana sia sicura nel primo anno di vita, a meno che non si provveda a garantire un supplemento di vitamina B12».
Nel frattempo, il caso ha diviso le coscienze. La notizia ha scatenato una serie di reazioni, Per veganismo si intende una «filosofia di vita» che si basa sul totale rifiuto di ogni forma di sfruttamento degli animali, quindi non solo a fini alimentari ma anche per l’alimentazione o lo spettacolo. Le diete vegane (Vegan) sono dei modelli nutrizionali sostanzialmente vegetariani, che però non si limitano a escludere dall’alimentazione la carne di qualsiasi animale, ma anche tutti i prodotti di origine animale, come uova, formaggi, latte e miele. specie sul web: da una parte c’è chi accusa i genitori di irresponsabilità e di «fondamentalismo vegano», dall’altra chi difende comunque la scelta di un’alimentazione priva di cibi di origine animale purché, puntualizzano in molti, valutata insieme a un nutrizionista, specie per quanto riguarda i più piccoli.
«I genitori del bambino, che io rispetto, devono far riferimento al pediatra, - puntualizza il dottor Memo - soprattutto per il rischio che manchino alla dieta elementi fondamentali alla crescita come la vitamina B12». In ogni caso, aggiunge, «quella del piccolo è una brava mamma, e seguiva quel tipo di dieta in buona fede. Ha subito accettato i nostri consigli, integrando la dieta con gli elementi nutritivi necessari, e ora il figlio sta bene».
L’esperto I genitori hanno capito che la dieta di un bambino non si può improvvisa re, e ora hanno deciso di agire di conseguenza