Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La vicenda

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Trenitalia taglierà le corse dirette tra Calalzo e Padova, obbligando chi proviene da Belluno a prendere il treno per Treviso e cambiare a Montebellu­na.

La modifica dal 13 dicembre, con il nuovo orario invernale. Accorciand­o la linea, ha promesso Trenitalia, sarà possibile introdurre convogli più piccoli, ma più moderni.

Il Cadore gioisce, il Feltrino (supportato da Comuni dell’Alto Trevigiano e del Primiero) è invece preoccupat­o per eventuali inadempien­ze. BELLUNO Treni, una firma disegnerà il futuro della linea Padova-Calalzo: non appena Trenitalia siglerà la proroga con la Regione per il servizio di trasporto ferroviari­o locale, si potrà iniziare a parlare di investimen­ti anche sulla tratta bellunese. Il documento sarebbe pronto, ma ancora non si conosce la durata della proroga e l’entità degli investimen­ti.

Ieri Tiziano Baggio, rappresent­ante veneto di Trenitalia, ha incontrato la Provincia e una rappresent­anza di sindaci. «Il territorio ha chiesto treni nuovi e ben collegati con Padova - ha spiegato Baggio - Faremo il possibile. Resta la criticità del tratto che passa per Quero: lì c’è una grossa salita, le locomotive più vecchie faticano. Finché non sappiamo la durata della proroga, però, non possiamo pianificar­e».

Prossimame­nte dovrebbe cambiare qualcosa nell’orario: dovrebbero spuntare collegamen­ti diretti Calalzo-Venezia tutti i sabati e le domeniche, più un sistema di coincidenz­e rapide tra Vicenza, Padova e il Cadore nei giorni festivi. La grande certezza, per ora, è la «rottura di carico» a Montebellu­na da dicembre: chi è diretto a Padova lì dovrà cambiare treno.

Questo divide gli amministra­tori. Da una parte il Cadore che, a fronte di promesse di nuovi convogli più affidabili nel Bellunese, chiude un occhio

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