Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Regione, Ruzzante lascia il Pd gruppo misto con Valdegamberi
VENEZIA Cosa c’entra la scissione del Pd con l’orgoglio dei cimbri? Nulla. Ma l’ingresso di Piero Ruzzante nel movimento Democratici e Progressisti si è fatalmente incrociato con la mancata adesione di Stefano Valdegamberi alla Lega Nord: ieri entrambi i consiglieri regionali hanno comunicato di voler costituire il gruppo Misto, o meglio bifronte, visto che lo storico esponente della sinistra continuerà a militare nell’opposizione, mentre l’ultimo erede della Dc seguiterà a sostenere la maggioranza.
Al netto dei Davide Zoggia a Roma e dei Flavio Zanonato a Bruxelles, la decisione di Ruzzante rappresenta in Veneto la prima grande crepa nel muro dem: «Lasciare il Partito Democratico è una scelta sofferta, ma la realtà che ho sotto gli occhi mi induce a imboccare un’altra strada, nel pieno rispetto per la comunità da cui provengo». Amareggiati i capigruppo di cui è stato vice, Alessandra Moretti («un Pd diviso è sempre un peccato») e Stefano Fracasso («gli riconosco coerenza e serietà, ma mi dispiace»). Ma il più spiazzato è Valdegamberi, che da agosto meditava l’uscita da Zaia Presidente «per dare rappresentanza ai centristi, pur supportando questa giunta» e che adesso si troverà a condividere uffici e segreteria con il suo più acerrimo nemico, ideologicamente parlando. «La maggioranza si sta sfaldando», punge Ruzzante. «Invece la allargheremo, visti i movimenti in corso», replica Valdegamberi.
Sussurri di Palazzo dicono che gli zaian-leghisti fossero stufi di essere in 24 con 6 collaboratori. Il nuovo Misto avrà 2 consiglieri e 3 addetti. Una sproporzione che Ferro Fini potrebbe correggere modificando il regolamento. (a.pe.)