Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Crisi dei sindaci le fusioni non bastano
Sindaci del veneto virtuosi? Poche spese e molti servizi? Non servivano certo studi dedicati, bastava osservare numeri che da un decennio almeno sono pubblici : indebitamento delle amministrazioni comunali per abitante, numero dipendenti per abitante, spesa per abitante, qualità e quantità dei servizi, bassi o nulli trasferimenti statali , in poche parole virtuosità ultra documentata. Rammento che già nel 2001, al termine del mio secondo mandato, ero pronto, unico sindaco con il sacco a pelo ad occupare la Prefettura a Treviso durante un corteo dei sindaci contro il Patto di Stabilità che allora non era ancora feroce ma già ipotizzava penalizzazioni dei virtuosi rispetto agli spreconi. Sono passati oltre 15 anni e per fortuna altri colleghi hanno preso coscienza e coraggio ed incominciano a vincere ricorsi sia alla Corte Costituzionale che al Tar in cui si certifica l’illegittimità dei soprusi. Quanto alla convinzione del presidente di Confartigianato Bonomo che siano le fusioni l’unica soluzione è una contraddizione all’analisi che i virtuosi sono penalizzati rispetto agli spreconi (che hanno più personale e risorse) ed è un luogo comune da sfatare: se due Comuni con pochi dipendenti fanno bene nella fusione resteranno sempre molto sottodotati e faranno egualmente bene ma non miglioreranno. Se uno dei nostri dipendenti si ammala o subisce un infortunio non potendo surrogare andiamo in profonda crisi ma suppliamo lo stesso proprio perché qualcun altro saprà in parte tappare il buco. È comunque già tramite convenzioni ed accordi svolgiamo da tempo funzioni associate che ci permettono di ottimizzare il lavoro e comunque essere efficienti a basso costo. Rammento ai distratti che noi siamo a zero trasferimenti e subiamo furto statale dei tributi locali e quindi per favore basta luoghi comuni, artigiani ed industriali vengano a confrontarsi con noi. * Sindaco di Santa Lucia di Piave