Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Premio Arte Laguna Tendenze e giovani in mostra a Venezia
La moschea «all’aperto» di Alimzhan Zhorobaev, il totem di ombrelli di Pola Bluu per rivendicare i diritti delle donne, i piatti di porcellana di Chantal Zakari per ricordare la caccia all’attentatore della maratona di Boston, i tre pigiami a righe colorate appesi di Izabela Maciejewska per una riflessione sull’Olocausto. Intuizioni, testimonianze, tendenze. Una panoramica non convenzionale sull’arte contemporanea nella mostra dei finalisti dell’«11° Premio Arte Laguna» a Venezia. Fino al 9 aprile (ingresso libero) alle Nappe dell’Arsenale pittura, fotografia, scultura e installazioni, land art, video arte e performance, mentre il Tim Future Centre a Rialto ospita arte virtuale e grafica digitale. Scelte da una giuria internazionale presieduta dal curatore della rassegna Igor Zanti, 125 opere da 41 Paesi e 6 vincitori. Ritorno alla figurazione, iperrealismo e lo spirito di Bacon che aleggia in molti lavori pittorici, a cominciare dal vincitore della sezione Elías Peña Salvador; la solitudine è nelle tele di Paola Caenazzo e Géza Ricz o negli scatti di María Gabriela Chirinos sulla vecchiaia, vincitrice per la fotografia. Nelle altre sezioni i grandi temi sociali, dalla guerra ai flussi migratori e discriminazioni di genere. Riti e tradizioni nei delicati veli dell’installazione vincitrice di Elena Bertuzzi & Laure Chatrefou. Premiati anche Branko Stanojevic & Milena Strahinovic (land art), Eliza Soroga (performance) e Hill Kobayashi (arte virtuale).