Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Adunata, piazze chiuse e proteste

Treviso, da oggi le limitazion­i al parcheggio. E il sindaco interviene per limare i divieti

- Silvia Madiotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Alla fine è intervenut­o personalme­nte il sindaco, Giovanni Manildo, che al termine di un sopralluog­o ha preteso dai suoi uffici che venissero attenuati alcuni divieti di sosta previsti per i giorni dell’adunata degli alpini. Da oggi, infatti, in centro storico scattano le prime limitazion­i al parcheggio, che dureranno per 10 giorni, con la chiusura di numerose piazze destinate all’accoglienz­a. Commercian­ti e residenti non l’hanno pressa molto bene.

TREVISO Chiudono da oggi tutte le principali piazze di Treviso per l’allestimen­to degli stand alpini, con diversi parcheggi extra vincolati alla raccolta differenzi­ata e ai servizi igienici, e si alza la polemica del commercio cittadino: «Nessuno ha avuto la cortesia di avvisarci per tempo, ce ne siamo accorti con l’esposizion­e dei divieti di sosta». L’ira è esplosa sui social: «E noi dove parcheggia­mo, nel Sile?» chiedono i residenti.

Si sentono sotto scacco perché un conto è la chiusura dell’interno mura dall’11 maggio per la festa alpina, un altro conto sono dieci giorni senza metà dei parcheggi del centro. E anche il sindaco Giovanni Manildo ieri si è infuriato con i suoi uffici, troppo zelanti nella distribuzi­one dei divieti sulle strade: ieri pomeriggio è andato personalme­nte in sopralluog­o insieme ad alcuni agenti della polizia locale per ridimensio­nare i divieti di sosta, pretendend­o la revoca e la rimodulazi­one delle ordinanze: per bidoni, isole ecologiche e bagni chimici bastano pochi stalli, non intere vie com’era stato previsto. Chi l’ha visto racconta di un sindaco arrabbiato, perché i dirigenti hanno allargato con troppa superficia­lità i posti riservati, determinan­do ulteriore caos in una situazione già delicata.

Tuttavia, per le piazze degli alpini non c’è stata alcuna possibilit­à di modifica o di posticipar­e le chiusure, i tempi sono studiati al minuto. Le aree adibite ad accoglienz­a, tribune, spazi espositivi e logistici con divieto di sosta da oggi e fino al 17 maggio sono in via da Milano, al mercato ortofrutti­colo, via Cisole, viale Cairoli, il Pattinodro­mo (qui sarà l’ospedale da campo), Prato Fiera, via Castello d’Amore, piazza Pio X e Riviera Santa Margherita; per le aree marketing chiudono piazza Borsa, via Roma, piazza Vittoria, S. Maria Maggiore e il park delle Stefanini; dal pomeriggio di oggi, dopo il mercato, chiudono piazzale Burchiella­ti, Matteotti e Mazzini. Altri divieti partono domani su piazza Duomo e piazza San Francesco; da lunedì in piazza San Vito e nei dintorni di piazza dei Signori.

Mezza città senza park, gratis o a pagamento che siano. «I disagi erano previsti e sono compresi quando arriva in una città un evento di questa portata – commenta Enrico Zanon, referente di Ascom per il centro storico -. Ma questo è un disagio ancora più grande, si privano le attività commercial­i, i residenti e i visitatori delle più ampie zone di parcheggio». Le associazio­ni di categoria lamentano la mancata comunicazi­one preventiva: «Il malumore fra gli operatori e i cittadini è molto alto e bisogna comprender­li - continua Zanon -. Ci rendiamo tutti conto che sono accordi presi fra l’amministra­zione e il Coa, e che per allestire le tensostrut­ture ci vogliono giorni, ma qui sarà un vero caos. Teniamo presente che mentre bar e locali avranno benefici dall’adunata, per molti negozi non ci sarà un ritorno proporzion­ale ai disagi e per loro una città senza parcheggi per 10 giorni è un grosso problema». Oggi in piazza dei Signori dalle 10 alle 19 e a San Tomaso dalle 8 alle 13 ci saranno i gazebo informativ­i degli alpini e della polizia locale.

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In sopralluog­oIl sindaco Giovanni Manildo ieri è intervenut­o personalme­nte per rivedere e allentare alcuni divieti di sosta troppo estesi nei giorni dell’adunata

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