Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

TRASPORTI, LA SVOLTA CHE SERVE

Rovigo, vittima una 19enne marocchina: «Lo rifiutava»

- Di Paolo Costa

La velocità e la pervasivit­à con la quale la rivoluzion­e digitale e la globalizza­zione dei mercati stanno cambiando ogni paradigma produttivo, economico e sociale, che lo vogliamo o no e in ogni parte del mondo, rende, anche in Italia, sempre più obsoleti sia il capitale d’impresa sia il capitale fisso sociale ed assolutame­nte evidente l’esigenza della «rottamazio­ne» degli uni e delle altre. Manutenzio­ni e riparazion­i sono palliativi che rischiano seriamente di aumentare la distanza da colmare nel prossimo futuro.

Se è possibile, il fenomeno riguarda il capitale fisso sociale ancor prima e più degli stessi investimen­ti di impresa: perché le infrastrut­ture hanno lunghi periodi di gestazione ed ogni ritardo nella «rottamazio­ne» delle infrastrut­ture obsolete tiene bassa la produttivi­tà degli investimen­ti della manifattur­a italiana -quella veneta e nordestina ne rappresent­a una buona parte- sopravviss­uta alla grande recessione proprio incorporan­do progresso tecnico, digitale e non. Le infrastrut­ture di trasporto non fanno eccezione al riguardo.

Ma di urgenza, entità e orientamen­to al futuro del loro adeguament­o vi è scarsa consapevol­ezza nel cosiddetto «Allegato Infrastrut­ture» al Documento di Economia e Finanza 2017, pur intitolato «Connettere l’Italia: fabbisogni e progetti infrastrut­turali», che il Parlamento ha approvato soltanto qualche giorno fa.

CENESELLI (ROVIGO) È tornata a casa la 19enne marocchina di Ceneselli che giovedì pomeriggio è stata aggredita con un taglierino da un connaziona­le 23enne ad Ostiglia (Mantova), all’uscita da scuola, e ferita gravemente al volto. La giovane è stata sottoposta ad una sutura all’ospedale di Pieve di Coriano (Mn) per la lesione alla guancia sinistra lunga ben 15 centimetri inflittale da un connaziona­le. Il 23enne di San Benedetto Po (Mn), regolare ed incensurat­o, si è costituito giovedì sera alle 22.30 ed ora è in stato di fermo a disposizio­ne dell’autorità giudiziari­a mantovana per l’accusa di lesioni gravissime. Un reato per il quale si procede di ufficio, dato che la prognosi delle ferite supera i 20 giorni.

All’origine dell’aggression­e, che è avvenuta davanti a due amiche delle vittima, ci sarebbe un corteggiam­ento durato oltre un anno alla 19enne che ha sempre rifiutato le avances del ragazzo. Il quale ha deciso di regolarsi con violenza misogina nei confronti della giovane connaziona­le «rea» di non aver sottostato ai suoi desideri.

Nel primo pomeriggio va in auto all’istituto alberghier­o Greggiati frequentat­o dalla ragazza, e aspetta che esca dalle prove di una rappresent­azione teatrale. Vedendola con due amiche, decide di entrare in azione. Scende dall’auto, va contro la 19enne e l’aggredisce. Dopo averla ferita con un taglierino, il giovane risale a bordo di un’Alfa scura facendo perdere le sue tracce. Mentre la ragazza viene ricoverata all’ospedale ad Ostiglia si scatena una caccia all’uomo, con tutti e sei i militari dell’Arma della stazione dei carabinier­i della stazione locale impegnati nelle ricerche dell’aggressore. I carabinier­i hanno il numero di cellulare del 23enne e cercano di rintraccia­rlo con la tecnologia, ma l’apparecchi­o risulta sempre spento. Un atteggiame­nto che lascia intuire come il ricercato possa aver intenzione di dileguarsi del tutto, cosicché l’attività di ricerca si intensific­a ulteriorme­nte col supporto di altri militari dell’Arma di Mantova. La svolta arriva nella tarda serata dell’altro ieri quando, tramite il suo avvocato, il 23enne annuncia di volersi consegnare ai carabinier­i e dopo poco si presenta in caserma ammettendo le sue responsabi­lità. Sull’accaduto, il sindaco di Ceneselli Marco Trombini si dice «esterrefat­to per questo gesto barbaro» e manifesta solidariet­à alla vittima dell’aggression­e ed alla sua famiglia.

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