Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
TRASPORTI, LA SVOLTA CHE SERVE
Rovigo, vittima una 19enne marocchina: «Lo rifiutava»
La velocità e la pervasività con la quale la rivoluzione digitale e la globalizzazione dei mercati stanno cambiando ogni paradigma produttivo, economico e sociale, che lo vogliamo o no e in ogni parte del mondo, rende, anche in Italia, sempre più obsoleti sia il capitale d’impresa sia il capitale fisso sociale ed assolutamente evidente l’esigenza della «rottamazione» degli uni e delle altre. Manutenzioni e riparazioni sono palliativi che rischiano seriamente di aumentare la distanza da colmare nel prossimo futuro.
Se è possibile, il fenomeno riguarda il capitale fisso sociale ancor prima e più degli stessi investimenti di impresa: perché le infrastrutture hanno lunghi periodi di gestazione ed ogni ritardo nella «rottamazione» delle infrastrutture obsolete tiene bassa la produttività degli investimenti della manifattura italiana -quella veneta e nordestina ne rappresenta una buona parte- sopravvissuta alla grande recessione proprio incorporando progresso tecnico, digitale e non. Le infrastrutture di trasporto non fanno eccezione al riguardo.
Ma di urgenza, entità e orientamento al futuro del loro adeguamento vi è scarsa consapevolezza nel cosiddetto «Allegato Infrastrutture» al Documento di Economia e Finanza 2017, pur intitolato «Connettere l’Italia: fabbisogni e progetti infrastrutturali», che il Parlamento ha approvato soltanto qualche giorno fa.
CENESELLI (ROVIGO) È tornata a casa la 19enne marocchina di Ceneselli che giovedì pomeriggio è stata aggredita con un taglierino da un connazionale 23enne ad Ostiglia (Mantova), all’uscita da scuola, e ferita gravemente al volto. La giovane è stata sottoposta ad una sutura all’ospedale di Pieve di Coriano (Mn) per la lesione alla guancia sinistra lunga ben 15 centimetri inflittale da un connazionale. Il 23enne di San Benedetto Po (Mn), regolare ed incensurato, si è costituito giovedì sera alle 22.30 ed ora è in stato di fermo a disposizione dell’autorità giudiziaria mantovana per l’accusa di lesioni gravissime. Un reato per il quale si procede di ufficio, dato che la prognosi delle ferite supera i 20 giorni.
All’origine dell’aggressione, che è avvenuta davanti a due amiche delle vittima, ci sarebbe un corteggiamento durato oltre un anno alla 19enne che ha sempre rifiutato le avances del ragazzo. Il quale ha deciso di regolarsi con violenza misogina nei confronti della giovane connazionale «rea» di non aver sottostato ai suoi desideri.
Nel primo pomeriggio va in auto all’istituto alberghiero Greggiati frequentato dalla ragazza, e aspetta che esca dalle prove di una rappresentazione teatrale. Vedendola con due amiche, decide di entrare in azione. Scende dall’auto, va contro la 19enne e l’aggredisce. Dopo averla ferita con un taglierino, il giovane risale a bordo di un’Alfa scura facendo perdere le sue tracce. Mentre la ragazza viene ricoverata all’ospedale ad Ostiglia si scatena una caccia all’uomo, con tutti e sei i militari dell’Arma della stazione dei carabinieri della stazione locale impegnati nelle ricerche dell’aggressore. I carabinieri hanno il numero di cellulare del 23enne e cercano di rintracciarlo con la tecnologia, ma l’apparecchio risulta sempre spento. Un atteggiamento che lascia intuire come il ricercato possa aver intenzione di dileguarsi del tutto, cosicché l’attività di ricerca si intensifica ulteriormente col supporto di altri militari dell’Arma di Mantova. La svolta arriva nella tarda serata dell’altro ieri quando, tramite il suo avvocato, il 23enne annuncia di volersi consegnare ai carabinieri e dopo poco si presenta in caserma ammettendo le sue responsabilità. Sull’accaduto, il sindaco di Ceneselli Marco Trombini si dice «esterrefatto per questo gesto barbaro» e manifesta solidarietà alla vittima dell’aggressione ed alla sua famiglia.