Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Alpini, adunata protetta dai tiratori scelti
Treviso, messo a punto l’apparato di sicurezza. Nuclei anti terrorismo in strada e sui tetti
TREVISO Tiratori scelti sui tetti, barriere anti sfondamento e nuclei anti terrorismo in azione in tutta la città e nel circondario. È imponente l’apparato di sicurezza organizzato per l’adunata nazionale degli Alpini, in programma nel prossimo fine settimana, e presentato ieri dal questore Maurizio Dalle Mura. Del resto, a Treviso sono attese circa 500 mila persone e la manifestazione è tecnicamente considerata a rischio. Sul palco anche il ministro Pinotti.
TREVISO Nell’immaginario collettivo l’adunata degli Alpini è un momento di festa, dove il massimo che può succedere è che piova mentre le penne nere sfilano lungo il percorso. Ma i tempi sono cambiati e lo si capisce dal fatto che a Treviso, durante la manifestazione, ci saranno squadre di tiratori scelti piazzate sui tetti per proteggere alpini e spettatori. È questa una delle imponenti misure di sicurezza messe a punto dal questore Maurizio Dalle Mura, in vista dell’evento che il prossimo fine settimana porterà in città circa 500 mila persone tra (ex) militari, autorità, simpatizzati e curiosi. «Stiamo lavorando a scopo preventivo perché, voglio sottolinearlo, l’Adunata è da sempre una festa e lo sarà anche a Treviso», assicura Dalle Mura. Ma lo spettro di possibili attacchi terroristici non può non essere preso in considerazione, specie durante una manifestazione ad altissimo tasso di frequentazione. Tecnicamente considerata a rischio.
Un rischio valutato in ogni minimo dettaglio dal Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, convocato con un tavolo permanente lo scorso febbraio e che ha visto la partecipazione di polizia, carabinieri e guardia di finanza, organi affiancati dalla polizia locale di Treviso e dei Comuni dell’hinterland. Inevitabilmente coinvolti nell’adunata.
E il lavoro di due mesi si è tramutato in un’ordinanza corposa, 60 pagine nelle quali si sono disposte misure eccezionali per proteggere le tre zone (rossa-arancione-blu) nelle quali è stata suddivisa Treviso. All’opera ci saranno le squadre antiterrorismo dei carabinieri, i Sos, e della Polizia di Stato, Uopi: «Non perché ci siano elementi che ci inducano a ritenere vi sia un rischio reale – spiega il questore -, ma perché è inevitabile fare i conti anche con eventuali attacchi terroristici, quanto meno a scopo preventivo». E tra le misure di prevenzione sono previsti cecchini sui tetti, tiratori scelti piazzati a protezione del palco delle autorità, sul quale salirà (al momento la sua è l’unica presenza governativa confermata) il ministro della Difesa Roberta Pinotti. Ma gli uomini saranno dislocati anche lungo il percorso dello sfilamento per proteggere alpini e spettatori, da possibili raid.
Non solo: al vaglio di polizia e carabinieri, che saranno dispiegati in massa con uomini in divisa e in borghese, c’è l’allestimento di alcuni varchi adeguatamente «attrezzati» per impedire tragedie come quella di Nizza, e quindi per bloccare l’eventuale irruzione sulla folla di mezzi pesanti: «Non possiamo permettere ad eventuali folli di introdursi con un mezzo pesante nei percorsi e nelle aree, che saranno particolarmente affollate». Al centro dell’attenzione, in particolare, sono tre snodi viari, nei quali sono stati concentrati anche i punti di carico e scarico degli alpini in arrivo: vale a dire l’incroco tra viale Vittorio Veneto e viale Brigata Treviso, quello tra via Terraglio e via San Zeno e, infine, viale IV Novembre. In servizio sul campo anche squadre antiterrorismo, artificieri e cani antiesplosivo. Centinaia gli uomini, in borghese e in divisa, che vigileranno in città in presidi fissi e in sparsi tra la folla. Divieto di sorvolo sulla città per tutta la durata la manifestazione e viabilità stravolta con i caselli di Treviso Sud e Nord, nonché quello di Meolo/Roncade, indicati per accessi e uscite dei pullman delle penne nere provenienti da fuori. Massicce le misure di sicurezza anche alla stazione ferroviaria, sulla quale è previsto un grande afflusso. Separati con transennamenti specifici i percorsi di viaggiatori in arrivo e in partenza, sarà aumentato il numero dei convogli passeggeri mentre il traffico merci mentre sarà ridotto (quelle pericolose potranno viaggiare solo di notte).