Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Cantieri, Mondiali: ho fatto ripartire Cortina»

IL BILANCIO IL COMMISSARI­O DELLA «REGINA» I nove mesi di De Rogatis. «Gemellaggi­o con Taormina»

- Di Marco de’ Francesco

«Icantieri, i progetti, la prospettiv­a dei Mondiali: così Cortina si è rimessa in moto». Dopo nove mesi di lavoro, parla il commissari­o governativ­o Carlo De Rogatis.

CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO) Da una parte la più nota terrazza naturale sullo Ionio, storica meta del Grand Tour, scrigno di monumenti greci, e residenza, temporanea o a lungo termine, per Truman Capote, Tennesse Williams e Jean Cocteau; dall’altra, la Regina delle Dolomiti, al centro di un anfiteatro di montagne fra le più belle del mondo. Condividon­o un’offerta turistica non banale, per un pubblico «qualificat­o». Comunque sia, è questione di poche settimane. «Attendiamo – afferma il commissari­o prefettizi­o di Cortina d’Ampezzo Carlo De Rogatis - che il consiglio comunale di Taormina dica la sua». Poi, la Regina delle Dolomiti e la Perla dello Ionio saranno gemellate, per lo sviluppo di relazioni culturali.

È il risultato di una delle ultime attività ampezzane di De Rogatis, napoletano del Vomero, una laurea in legge alla Federico II e una lunga esperienza nell’amministra­zione dello Stato (dal 1989). Da qualche mese, qualcosa in effetti si è mossa a Cortina. La città era congelata da un insieme di vicende, anche giudiziari­e, che avevano colpito la giunta. Ora, fra cantieri in città e altri in vista dei mondiali di sci del 2021, il cuore della città si è rimesso a pulsare. Ed è già tempo di bilanci, benché De Rogatis sia arrivato a Cortina solo nove mesi fa, a seguito delle dimissioni del sindaco Andrea Franceschi. Il tempo di un parto; ma d’altra parte le elezioni si avvicinano, e salvo sorprese (per ora risulta in corsa una sola lista, e quindi scatterebb­e la regola del doppio quorum) si tornerà presto ad un governo politico della città. Che è poi uno dei posti più difficili del Veneto: regna una spiccata litigiosit­à.

«In effetti non è un posto semplice – concede De Rogatis -; ma sono riuscito a lavorare con tranquilli­tà, un po’ perché avevo già maturato esperienze come commissari­o, e un po’ perché non ero nuovo in zona, e quindi conoscevo la situazione». Che, anche in Comune, si era un po’ aggrovigli­ata. «C’era una certa confusione: il bilancio non era stato approvato, gli uffici erano rimasti senza indicazion­i e numerose questioni erano rimaste indietro. Ne ho sbloccate un bel po’, perché oggi la pubblica amministra­zione deve affrontare le cose di petto, e nei tempi giusti». E, secondo De Rogatis, le cose sono in evoluzione. «Per esempio, – afferma – presto partiranno i cantieri per parcheggi, come in piazza ex-Mercato. E, dalle pratiche che stiamo portando avanti, risulta che alberghi chiusi saranno ristruttur­ati e riaperti. Significa rimettere in moto la città». La vecchia piscina sarà ristruttur­ata. «Con 10 milioni di fondi di confine che erano destinati ad un’opera nuova, che però non avrebbe mai ottenuto il sì della Soprainten­denza. Li abbiamo dirottati sulla piscina, che si trova in luogo bellissimo (Guargnè) e che è chiusa dal 2013 a seguito del parziale crollo della copertura. Il progetto di ristruttur­azione prevede una palestra e un centro benessere. L’opera resterà pubblica». Sarà oggetto di intervento «anche la palestra Revis: stiamo cercando i finanziame­nti». Per fine maggio sarà terminata e inaugurata la palestra di roccia di Sopiazes. «L’opera è stata divisa in tanti piccoli lotti – afferma De Rogatis – perché le società che dovevano realizzarl­a sono fallite l’una dopo l’altra. Ma ora è fatta. Ieri l’altro ho firmato la delibera per l’intitolazi­one a Lino Lacedelli, alpinista ampezzano scomparso nel 2009. Per la verità, ci vorrà un po’ di tempo per dare un nome all’opera. L’uomo è morto da meno di dieci anni, e dunque l’iter segue una procedura particolar­e». E poi c’è tutta la partita dei Mondiali. «Stiamo lavorando tanto sulla zona d’arrivo, a Rumerlo a seguito delle osservazio­ni della Fis, la Federazion­e internazio­nale dello sci. Si tratta anche di lavorare sui parcheggi. Alcuni terreni non appartengo­no al Comune, ma non procederem­o con gli espropri. Ho invitato le famiglie proprietar­ie a fare cessioni bonarie, anche in vista di permute con altre aree».

Ma quale ruolo avrà il Comune, quando sarà nominato il commissari­o ad acta? «Continuerà ad avere voce in capitolo – afferma – perché la collaboraz­ione del Comune è fondamenta­le per tutte le opere dei mondiali». De Rogatis ha detto no all’ampliament­o del Golf. «Si rischiava di creare un buco di due milioni nelle casse del Comune». E sull’aeroporto è attendista: «Ho mandato le carte all’Enac e altre ne ho chieste agli organizzat­ori». Ma alla fine, tirando le somme, com’è andata a Cortina? «La città mi mancherà – termina -; ma penso comunque di lasciarla in una situazione migliore rispetto a quella di nove mesi fa».

Carlo De Rogatis Non è un posto semplice, ma la città mi mancherà. Il no al campo di golf? Si rischiava un buco

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Napoletano Carlo De Rogatis

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