Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Patti Smith a Verona I successi della poetessa rock

Domani il concerto al Filarmonic­o di Verona, unica tappa veneta del lungo tour «Grateful». Sul palco sarà accompagna­ta anche dai figli. In scaletta i successi da «People have the power» a «Because the night» e «Gloria»

- Francesco Verni

Eora chiamatela «dottoressa del rock». Patti Smith mercoledì ha ricevuto una laurea «honoris causa» in lettere classiche e moderne all’università di Parma. Ma il giorno dopo era di nuovo sul palco per cantare e fare quello che fa da più di quarant’anni, con eccelsi risultati. E così sarà domani sera al Filarmonic­o di Verona per l’unica tappa veneta della lunga tournée italiana (ore 21, info www.eventivero­na.it, ultimi biglietti disponibil­i alle casse).

Dopo aver portato in giro per il mondo un tour acustico in compagnia dei figli chiamato sempliceme­nte «The (Patti) Smiths» e aver celebrato il suo capolavoro «Horses» in un’altra tournée proponendo il disco seminale per intero, adesso la «sacerdotes­sa del punk» ha ripreso la strada del live con «Patti Smith – Grateful», una serie di concerti in cui sarà accompagna­ta sul palco dai figli Jesse Paris, voce e pianoforte, e Jackson, chitarra elettrica, e dal bassista, chitarrist­a e direttore musicale di lungo corso Tony Shanahan.

«Grateful» rimanda all’omonima canzone presente nel suo album «Gung Ho» del 2000, ed è il sentimento scelto da Patti Smith, che ha compiuto 70 anni a dicembre, per esprimere una vicinanza speciale verso chi da sempre la ama e la sostiene. Questa serie di concerti darà la possibilit­à al pubblico italiano di ascoltare un’artista che riesce ad esibirsi con la stessa grinta degli esordi, tra classici da hit parade e intense letture poetiche.

Gli ultimi mesi sono stati particolar­mente intensi per la cantautric­e. Il 10 dicembre a Stoccolma, durante la cerimonia di consegna dei Premi Nobel, era stata scelta da Bob Dylan a rappresent­arlo e ha omaggiato il Bardo di Duluth eseguendo assieme all’orche-

stra A hard rain’s a-gonna fall, durante la quale è stata sopraffatt­a dall’emozione. A marzo aveva ancora ottenuto le pagine dei giornali di mezzo mondo acquistand­o la casa di Arthur Rimbaud nelle Ardenne con l’intenzione di farne un ostello per giovani poeti. Poi la recentissi­ma laurea «honoris causa» a Parma, accompagna­ta da una mostra a lei dedicata e dalle, importanti, parole del ministro dei beni culturali Dario Franceschi­ni che, incontrand­ola, ha detto, «I testi dei cantautori andrebbero insegnati nelle scuole perché sono una forma d’arte». Domani al Filarmonic­o in scaletta non mancherann­o i brani simbolo della lunga carriera della cantautric­e e poetessa come People have the power, Gloria (cover di Van Morrison del brano dei Them), Dancing barefoot e Because the night, regalo speciale che le ha fatto Bruce Springstee­n ai tempi di Darkness on the edge of town e che, passato attraverso la sua scrittura, è diventato uno dei cavalli di battaglia di Patti Smith.

«Alcune volte preferisco brani che amo cantare, per esempio Maria, che ha un’energia speciale; altre volte quelli con un significat­o personale – ci aveva raccontato Patti Smith - ma la cosa che mi rende più contenta sul palco è sentire che la gente è felice, ed è per questo che ogni sera canto Because the night: non dimentico che la ragione per cui sono lì è perché davanti c’è un pubblico».

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Power Patti Smith, domani in concerto a verona con gli Smiths
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