Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Patti Smith a Verona I successi della poetessa rock
Domani il concerto al Filarmonico di Verona, unica tappa veneta del lungo tour «Grateful». Sul palco sarà accompagnata anche dai figli. In scaletta i successi da «People have the power» a «Because the night» e «Gloria»
Eora chiamatela «dottoressa del rock». Patti Smith mercoledì ha ricevuto una laurea «honoris causa» in lettere classiche e moderne all’università di Parma. Ma il giorno dopo era di nuovo sul palco per cantare e fare quello che fa da più di quarant’anni, con eccelsi risultati. E così sarà domani sera al Filarmonico di Verona per l’unica tappa veneta della lunga tournée italiana (ore 21, info www.eventiverona.it, ultimi biglietti disponibili alle casse).
Dopo aver portato in giro per il mondo un tour acustico in compagnia dei figli chiamato semplicemente «The (Patti) Smiths» e aver celebrato il suo capolavoro «Horses» in un’altra tournée proponendo il disco seminale per intero, adesso la «sacerdotessa del punk» ha ripreso la strada del live con «Patti Smith – Grateful», una serie di concerti in cui sarà accompagnata sul palco dai figli Jesse Paris, voce e pianoforte, e Jackson, chitarra elettrica, e dal bassista, chitarrista e direttore musicale di lungo corso Tony Shanahan.
«Grateful» rimanda all’omonima canzone presente nel suo album «Gung Ho» del 2000, ed è il sentimento scelto da Patti Smith, che ha compiuto 70 anni a dicembre, per esprimere una vicinanza speciale verso chi da sempre la ama e la sostiene. Questa serie di concerti darà la possibilità al pubblico italiano di ascoltare un’artista che riesce ad esibirsi con la stessa grinta degli esordi, tra classici da hit parade e intense letture poetiche.
Gli ultimi mesi sono stati particolarmente intensi per la cantautrice. Il 10 dicembre a Stoccolma, durante la cerimonia di consegna dei Premi Nobel, era stata scelta da Bob Dylan a rappresentarlo e ha omaggiato il Bardo di Duluth eseguendo assieme all’orche-
stra A hard rain’s a-gonna fall, durante la quale è stata sopraffatta dall’emozione. A marzo aveva ancora ottenuto le pagine dei giornali di mezzo mondo acquistando la casa di Arthur Rimbaud nelle Ardenne con l’intenzione di farne un ostello per giovani poeti. Poi la recentissima laurea «honoris causa» a Parma, accompagnata da una mostra a lei dedicata e dalle, importanti, parole del ministro dei beni culturali Dario Franceschini che, incontrandola, ha detto, «I testi dei cantautori andrebbero insegnati nelle scuole perché sono una forma d’arte». Domani al Filarmonico in scaletta non mancheranno i brani simbolo della lunga carriera della cantautrice e poetessa come People have the power, Gloria (cover di Van Morrison del brano dei Them), Dancing barefoot e Because the night, regalo speciale che le ha fatto Bruce Springsteen ai tempi di Darkness on the edge of town e che, passato attraverso la sua scrittura, è diventato uno dei cavalli di battaglia di Patti Smith.
«Alcune volte preferisco brani che amo cantare, per esempio Maria, che ha un’energia speciale; altre volte quelli con un significato personale – ci aveva raccontato Patti Smith - ma la cosa che mi rende più contenta sul palco è sentire che la gente è felice, ed è per questo che ogni sera canto Because the night: non dimentico che la ragione per cui sono lì è perché davanti c’è un pubblico».