Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Bcc, Banca Annia decide lo schieramento: Iccrea favorita
VENEZIA Manca la scelta di Banca Annia, che dovrebbe nell’assemblea di oggi a Padova formalizzare una proposta ai soci. Ma intanto Iccrea tira le somme. E mettendo insieme i dati delle Bcc che aderiranno, e comprendendo già Cartura, fa notare il proprio vantaggio in Veneto, cioè la regione più divisa in due sull’alternativa con Cassa centrale banca di Trento. Con l’11 a 9 come insegne che Iccrea avrebbe nel suo perimetro, dopo le aggregazioni, il gruppo romano potrebbe rappresentare un prodotto bancario lordo complessivo di 30,3 miliardi di euro, i due terzi del totale veneto, con fondi propri per 1,3 miliardi (60%) e una rete di 420 filiali, il 69% delle venete. Se Annia si chiamasse fuori, si scenderebbe a 27,4 miliardi, i mezzi propri a 1,19 e gli sportelli a 377.
Mentre Cassa rurale di Cortina e la veneziana Banca San Biagio negli ultimi due giorni, hanno messo la firma sotto Ccb, l’incognita di oggi sarà Annia. Il presidente Mario Sarti, finora non ha mai voluto sbilanciarsi. Le carte saranno scoperte stamattina all’hotel Sheraton di Padova dove Sarti insisterà su quanto a malincuore una decisione sarà assunta, che comporta una «perdita di autonomia qualsiasi decisione si prenda». I rumors prevalenti parlano di un favore per Iccrea e l’ incertezza che si ostenta, si dice, servirebbe a tenere sul filo una trattativa aperta con il gruppo romano per la cessione di un pacchetto di sofferenze a prezzi migliori rispetto al valore medio di mercato (41% del nominale contro 21%). Una scelta per Trento implicherebbe poi un contributo in capitale di almeno 12 milioni e il Tier 1 sta di poco sopra l’11%. Almeno per questo, l’opzione Ccb appare difficile.