Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Bcc, Banca Annia decide lo schieramen­to: Iccrea favorita

- Gianni Favero © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VENEZIA Manca la scelta di Banca Annia, che dovrebbe nell’assemblea di oggi a Padova formalizza­re una proposta ai soci. Ma intanto Iccrea tira le somme. E mettendo insieme i dati delle Bcc che aderiranno, e comprenden­do già Cartura, fa notare il proprio vantaggio in Veneto, cioè la regione più divisa in due sull’alternativ­a con Cassa centrale banca di Trento. Con l’11 a 9 come insegne che Iccrea avrebbe nel suo perimetro, dopo le aggregazio­ni, il gruppo romano potrebbe rappresent­are un prodotto bancario lordo complessiv­o di 30,3 miliardi di euro, i due terzi del totale veneto, con fondi propri per 1,3 miliardi (60%) e una rete di 420 filiali, il 69% delle venete. Se Annia si chiamasse fuori, si scenderebb­e a 27,4 miliardi, i mezzi propri a 1,19 e gli sportelli a 377.

Mentre Cassa rurale di Cortina e la veneziana Banca San Biagio negli ultimi due giorni, hanno messo la firma sotto Ccb, l’incognita di oggi sarà Annia. Il presidente Mario Sarti, finora non ha mai voluto sbilanciar­si. Le carte saranno scoperte stamattina all’hotel Sheraton di Padova dove Sarti insisterà su quanto a malincuore una decisione sarà assunta, che comporta una «perdita di autonomia qualsiasi decisione si prenda». I rumors prevalenti parlano di un favore per Iccrea e l’ incertezza che si ostenta, si dice, servirebbe a tenere sul filo una trattativa aperta con il gruppo romano per la cessione di un pacchetto di sofferenze a prezzi migliori rispetto al valore medio di mercato (41% del nominale contro 21%). Una scelta per Trento implichere­bbe poi un contributo in capitale di almeno 12 milioni e il Tier 1 sta di poco sopra l’11%. Almeno per questo, l’opzione Ccb appare difficile.

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