Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Pinault porta ostriche e champagne alla Cini D&G festeggian­o a Palazzo Ducale

- di Sara D’Ascenzo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Esì che madame dovrebbe saperlo: difficile trovare ostriche al mercato a Parigi nei mesi senza «r». Ma evidenteme­nte i Pinault hanno altri canali se è vero che madame e monsieur Pinault, per il loro tradiziona­le dinner che cade sempre nei giorni del vernissage della Biennale d’arte, hanno promesso ai loro 1.500 invitati alla fondazione Cini, dopodomani, un trionfo di ostriche e formaggi francesi in arrivo dalla capitale. E del resto il riceviment­o del magnate del lusso e consorte - 200 con cena placée, gli altri fluttuanti in 14 isole buffet - rischia d’essere il primo evento mondano francese post elezioni. E la grandeur si deve toccare e annusare. Così al trevigiano Celeste Tonon, oste di lungo corso che per il terzo anno consecutiv­o apparecchi­a la cena per l’esercito degli oltre mille, madame ha chiesto un servizio impeccabil­e assicurato da duecento camerieri e sommelier per servire risotto ai piselli e tagliolini con asparagi, ma vino rigorosame­nte francese: champagne e rosso tranquillo di lí, niente Prosecco o Cabernet, ça va sans dire. Il dinner dei Pinault (al quale la presenza della coppia formata dall’erede Pinault e dalla moglie Salma Hayek è ancora dato col condiziona­le) è il riassunto di quanto il mondo che vive il travaglio del cambio d’abito tra un light lunch e un dinner, proverà durante il falò delle vanità che si consuma nei pochi giorni che vanno da domani a sabato. Sei giorni in cui Venezia cambia pelle, e dalle cure per il turismo di massa e il degrado dei takeaway, riscopre il gusto di leggere di sé sulla stampa internazio­nale per gli artisti lanciati dalla Biennale - ora di punta molto sull’americano Mark Bradford, alfiere del Padiglione a stelle e strisce - e per i molti eventi mondani messi in piedi da case di moda, sponsor e galleristi.

Pronto a gettarsi nella caienna di questi giorni Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage, che con sé 200 filantropi ai quali far vivere cinque giorni indimentic­abili, tra un cocktail di benvenuto dopodomani a Ca’ Rezzonico per festeggiar­e il padiglione austriaco sponsor la casa d’aste Dorotheum - un cocktail all’Accademia mercoledì per festeggiar­e la mostra di due capolavori restaurati di Paolo Veronese nelle Gallerie e un evento nel segno di Dolce & Gabbana venerdì nella cornice di Palazzo Ducale per celebrare l’artista Douglas Gordon e il suo video Gente di Palermo con un lunch e un dolcetto da gustare nella boutique dei due stilisti per un giro di foulard, il cui ricavato andrà a sostenere la causa di Venetian Heritage. Quel giorno, probabilme­nte, in Laguna si vedrà Domenico Dolce, in attesa di un’inaugurazi­one in grande stile durante la Mostra del Cinema della nuova boutique.

Difficile riassumere il resto: il concorrent­e diretto di Pinault, LVMH, festeggerà martedì con un doppio evento - dinner al Correr e festa sulla terrazza gettonatis­sima del Fontego per un party in onore del Padiglione francese - e anche il Padiglione Italia, quest’anno affidato alla giovane Cecilia Alemani (in Gioni) quest’anno si dà alla mondanitá, festeggian­do due volte: dopodomani con Fendi alla Scuola Grande di San Rocco, mercoledi alla Misericord­ia. Finita? No, tra il gala per Bradford al Ducale giovedì e lo Swiss party sabato all’ex cantiere Lucchese alla Giudecca, dove farà una performanc­e anche la tatuatissi­ma artista americana Michèle Lamy. Nomi? Tanti, da Anish Kapoor a Tilda Swinton si vedrà di tutto. «Settimane così ce ne vorrebbero ogni tre mesi», sfugge a Toto. Vedremo...

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