Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La Marmolada e la guerra dei cippi. Zaia: «Finiamola qui»

- Marco de’ Francesco © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ROCCA PIETORE La «guerra dei cippi» tra Veneto e Provincia di Trento finisce al Tar. Dopo 15 anni di pace si riparte con processi, avvocati e carte bollate. La giunta di palazzo Balbi ha infatti autorizzat­o l’avvocatura regionale a impugnare un atto del consiglio comunale di Canazei (Trento) che aveva fissato i confini che lo separano dal comune di Rocca Pietore, demarcazio­ne effettuata con criteri che a Venezia non sono piaciuti. È una questione complicata: occorre fare un passo indietro per capirci qualcosa. La zona della Marmolada, dalle parti di Punta Rocca, era contesa dai due comuni sin dal 1911. Se ne occupò, nel 1982, pure il presidente della Repubblica Sandro Pertini, con un decreto che definiva la questione a favore di Canazei: il confine non doveva passare in linea retta sul ghiacciaio, ma doveva seguire l’andamento delle cime. Anche la giustizia amministra­tiva diede ragione ai trentini; nel maggio del 2002 la questione fu definita dall’accordo tra Giancarlo Galan e Lorenzo Dellai, governator­i di Veneto e Provincia di Trento. Il Veneto guadagnò qualche metro, appunto dalle parti di Serauta e Punta Rocca. «Ora però – ha affermato il sindaco di Rocca Pietore Severino Andrea De Bernardin – Canazei ha disconosci­uto l’accordo, e pare che la Provincia di Trento gli vada dietro. Ho chiesto al governator­e Luca Zaia un ultimo passo diplomatic­o ma pare che non sia servito. È spiacevole, ma non c’è altro da fare che tornare in tribunale». Gli ambientali­sti sono inferociti perché pensano che Canazei voglia riguadagna­re terreno per realizzare un impianto di risalita. «Se Canazei depositerà un solo progetto – ha affermato Luigi Casanova di Mountain Wilderness inoltrerem­o immediatam­ente una lettera a Parigi affinché l’ Unesco ritiri la tutela alle Dolomiti». Casanova è però contrario alla guerra legale. «È la strada sbagliata – ha affermato – significa bloccare la Marmolada per altri 15 anni. Abbiamo cercato di parlare sia con Trento che con Venezia ma è stato inutile». Zaia ieri ha fatto un pubblico appello al collega trentino Ugo Rossi: «Questa partita si chiuda qui, si sta rasentando il ridicolo. Stare qui a raccontare al mondo intero che litighiamo sui confini è un puntiglio che non fa bene né al Veneto né al Trentino. Il mio invito è di trovare un accordo. Anche se sanno tutti che la Marmolada è in Veneto».

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