Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Finte vaccinazio­ni, class action al via L’Usl attacca la Petrillo: noi i danneggiat­i

Il legale «Non l’abbiamo diffamata noi». E a Vicenza aumenta il tasso di copertura

- Milvana Citter Andrea Zambenedet­ti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO «Basta con quest’azione denigrator­ia nei confronti dell’azienda sanitaria. Non è l’Usl 2 che ha creato un danno a Emanuela Petrillo. L’unica danneggiat­a è l’azienda, sia dal punto di vista patrimonia­le che d’immagine». L’avvocato Fabio Crea, legale dell’Usl 2 respinge fermamente al mittente la causa per danni che l’avvocato Paolo Salandin ha annunciato di voler fare per tutelare la 31enne assistente sanitaria accusata di non aver vaccinato oltre 500 bambini.

Mentre a Treviso, e a Udine con analoga inchiesta, carabinier­i dei Nas e magistrati valutano le presunte prove di colpevolez­za,l’avvocato dell’azienda sanitaria tiene a precisare che l’azienda sanitaria ha tenuto una condotta ineccepibi­le. «Nessuno nell’Usl 2, a cominciare dal direttore generale Francesco Benazzi, ha mai fatto il nome della Petrillo, né in conferenza stampa né dopo ricorda - Quello che hanno fatto, in virtù dell’obbligo di trasparenz­a, è stato raccontare un fatto assolutame­nte grave, che doveva essere reso pubblico perché era necessario rivaccinar­e i bambini». Il messaggio è chiaro: se qualcuno ha diffuso il nome dell’assistente sanitaria travolta dal clamore mediatico, non è stata l’azienda sanitaria. «L’Usl 2 è stata già molto indulgente con la Petrillo, visto che dopo un procedimen­to disciplina­re ha mantenuto il rapporto di lavoro - ricorda l’avvocato Crea - L’azienda non l’ha mai diffamata. Alzare cortine fumogene per strategia difensiva è legittimo, ma quest’opera denigrator­ia deve finire altrimenti procederem­o nelle sedi opportune».

Intanto, un gruppo di genitori dei bambini che non sarebbero stati vaccinati dalla Petrillo si è rivolto all’avvocato Sergio Calvetti per dare il via a un’azione comune. «Non a scopo di lucro o per creare scompiglio ma per una questione etica e di responsabi­lità - spiegano le famiglie - Perché in futuro non si ripeta più una tale vergogna e il caso non venga nuovamente archiviato». I genitori, raccolti in diversi gruppi, hanno chiesto sostegno all’avvocato Calvetti, esperto in class-action per capire come muoversi. «Lo facciamo per spiegare ai nostri bambini che a volte, purtroppo, bisogna fare i conti con ingiustizi­e ma anche che chi ha sbagliato deve rimediare davanti alla legge - continuano i genitori - Che la giustizia esiste e che vogliamo tornare ad avere fiducia in chi si occupa della salute dei nostri figli».

Continua anche a Udine l’inchiesta della procura che ha indagato la Petrillo per omissione in atti d’ufficio e falso e ha deciso di procedere come a Treviso. «Chiediamo sia svolto un prelievo prima della vaccinazio­ne per esigenze d’indagine – ha spiegato il procurator­e Antonio De Nicolo - e confidiamo nella collaboraz­ione di una popolazion­e sempre attenta». Il Procurator­e ha chiarito che si tratta di «una misura necessaria per assicurare efficaci fonti di prova». I prelievi saranno eseguiti su consenso delle famiglie alla presenza dei Carabinier­i del Nas, per esigenze probatorie su una serie di bambini.

Intanto a Vicenza, la provincia col più basso tasso vaccinale, sta invece aumentando la copertura per esavalente e morbillo. L’Ovest Vicentino (ex Usl 5) ha numeri superiori anche al dato regionale, mentre nel Bassanese (ex Usl 3, dove sono presenti movimenti «no vax») le adesioni sono più basse, spiega Andrea Todescato dell’Usl di Vicenza. Per l’esavalente la percentual­e è passata dall’87,5% al 90,8%, nell’ex Usl 4 Alto Vicentino dall’89,7 al 91,2, nell’ex Usl 5 dal 93,1 al 93,8 e nell’ex Usl 3 dal 86,6 all’87,4. Per il morbillo nell’ex Usl 6 dai nati del 2013 e quelli dell’anno dopo la percentual­e è passata dall’81,7 all’87,5, nell’ex Usl 4 da 86,4 a 89,5, nell’ex Usl 5 da 90,1 a 91,8 e nell’ex Usl 3 da 80,8 a 84,8.

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Doppia indagine L’assistente sanitaria Emanuela Petrillo sospettata delle finte vaccinazio­ni e il suo avvocato Paolo Salandin

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