Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Paga o pubblico le tue foto osé» Arrestato per il sexy-ricatto
Farra di Soligo, artigiano finisce ai domiciliari. E così la moglie scopre tutto
FARRA DI SOLIGO Lui, lei e l’altra. Il più classico dei triangoli, ma il finale è a sorpresa. Con l’altra che denuncia lui per estorsione, facendolo finire in manette, e lei che scopre così di essere stata tradita.
La vicenda dai contorni sexy arriva dal Solighese, dove lui e l’altra si sono incontrati qualche tempo fa. Lui è un 42enne romeno, artigiano e sposato. Lei una coetanea italiana, separata e casalinga. I due si conoscono, si piacciono e iniziano una relazione clandestina che va avanti per alcuni mesi. Lei è una donna libera e decide di vivere la relazione senza porsi dei limiti. Il loro diventa un legame forte, soprattutto per l’artigiano, che lo porta avanti a insaputa della moglie. Ma, a un certo punto, l’amante decide di chiudere il rapporto. Ed è qui che il 42enne entra in crisi.
Prova a ricucire, a riconquistarla. Ma la donna non ne vuole sapere e va avanti con la sua vita. Ecco allora che nella testa dell’artigiano scatta qualcosa che lo fa passare dal corteggiamento alla vendetta. La chiama e la minaccia: «O mi dai 250 euro oppure io diffondo in rete le foto osè che ho scattato durante la nostra relazione».
Un fulmine a ciel sereno per la 42enne, che vede minacciata la sua reputazione. Sa che quelle foto esistono veramente, sa di avere accettato di posare per quegli scatti perché era invaghita dell’uomo e si fidava di lui. E ora quelle immagini private potrebbero finire sui social, rovinandola per sempre.
La donna è incerta sul da farsi ma inizialmente la paura vince e cede al ricatto. Paga la tranche di 250 euro, sperando che tutto sia finito. Ma non è così. Poco dopo lui torna a farsi vivo e a chiedere ancora soldi. Altri 250 euro, altrimenti le foto finiranno in rete. E lei capisce che, se cede ancora, lui non la smetterà mai. Si fa forza e va dai carabinieri di Col San Martino a denunciarlo. Nonostante l’imbarazzo, racconta tutto e chiede aiuto.
Si decide di far scattare una trappola. I militari la invitano a fingere con il 42enne di aver deciso di pagare, di accettare ancora una volta il suo ricatto. E lei lo fa. Lo chiama e si dice pronta a pagare, purché quelle foto non diventino di dominio pubblico. Si danno appuntamento per martedì pomeriggio nella zona di Farra di Soligo. Sembra tutto normale, i due si incontrano, parlano per qualche minuto, poi lei gli consegna la busta con i soldi e, quando l’uomo afferra le banconote, arrivano i carabinieri che lo arrestano in flagranza di reato. L’accusa è pesantissima: estorsione.
Su disposizione del magistrato, l’artigiano si trova agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. E’ incensurato e per questo non è finito in carcere. Per lui è stata ritenuta sufficiente la detenzione domiciliare, nella stessa casa in cui vive con la moglie, che con il suo arresto ha così amaramente scoperto di essere stata tradita.