Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Tagli Bpvi, Viola apre la trattativa Il conto di Consob a Zonin e Sorato

Ad ex presidente e dg 370 e 690 mila euro. Colpa grave a sindaci e 7 consiglier­i

- Federico Nicoletti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VICENZA In tutto, il conto è di 690 mila euro per Samuele Sorato e vicino alla metà, 370 mila, per Giovanni Zonin, ex direttore generale e presidente di Popolare di Vicenza. Mano a mano che escono le delibere, si precisano i valori delle multe che l’Authority sulle società e la Borsa sta notificand­o ai vertici di Bpvi dell’èra Zonin. Passato che ritorna continuame­nte d’attualità, incrociand­osi al difficile presente che Popolare di Vicenza vive, appesa al verdetto di Bruxelles sulla possibilit­à di fare l’aumento di capitale con i fondi statali, e procedere alla fusione con Veneto Banca, in una partita che ha bisogno di una ricapitali­zzazione-monstre da 6,4 miliardi di euro.

Ieri, sul fronte operativo, l’amministra­tore delegato Fabrizio Viola ha incontrato i sindacati. Riunione rivelatasi utile per disincagli­are la prima trattativa avviata sui tagli, che ruota intorno ai 20 esuberi per integrare la controllat­a Banca Nuova e tagliare gli stipendi dei dirigenti. Chi si attendeva anticipazi­oni sulla trattativa vera, quella futura sugli esuberi legati al piano industrial­e proposto a Bruxelles, e sul modo di affrontarl­a, è rimasto deluso. Viola ha ripercorso la critica situazione del bilancio, ha detto che da Bruxelles non sono ancora giunte risposte e ribadito la necessità urgente di un taglio costi, il famso obiettivo di riduzione da 50 milioni. Taglio fortemente sollecitat­o dall’Europa, ha detto Viola. Che ha aggiunto come sia partito il taglio del 30% degli stipendi dei dirigenti. I sindacati hanno ribadito che in questa fase, precedente alla tavolo sul piano industrial­e, si potrà discutere di formule di riduzione del costo del lavoro - come la solidariet­à solo volontarie. Su questo pare esserci stato accordo con Viola; che equivale in sostanza ad un’apertura della trattativa.

L’altro fronte ieri sono state ancora le multe sui sei procedimen­ti intorno all’aumento di capitale 2014, materializ­zatisi dopo l’ispezione tra l’aprile 2015 e il febbraio 2016. Quelle che avevano messo sotto accusa le violazioni sulle procedure di adeguatezz­a dell’aumento 2014, gli acquisti di azioni finanziati, le violazioni sulle richieste di vendita e sulle procedure per fissare il prezzo.

Per Zonin e Sorato il conto è già chiaro. Per l’ex presidente la multa totale è di 370 mila euro, a cui si aggiungono solo due mesi interdizio­ne dai cda delle società quotate, mentre la richiesta per Sorato è di oltre il doppio, 690 mila euro, con la perdita dei requisiti di onorabilit­à e interdizio­ne dai cda delle società quotate.

Consob imputa a Sorato il dolo, mentre a Zonin la colpa grave. Ad esempio nei due procedimen­ti che riguardano le informazio­ni nei prospetti dell’aumento di capitale 2014, che per Consob avevano informazio­ni carenti sui metodi per fare il prezzo azioni e che non dichiarava­no che venivano concessi finanziame­nti per acquistare azioni, nel caso di Zonin la colpa grave è dovuta alla «specifica delega ricevuta sui prospetti» e come firmatario di varie dichiarazi­oni di responsabi­lità.

Colpa grave anche ad altri sette consiglier­i e ai sindaci. Ai due vicepresid­enti Marino Breganze (95 mila euro di multa) e Andrea Monorchio (85 mila), che avevano deleghe specifiche sui prospetti (e nel caso di Monorchio, scrive la Consob, «ancorché non risulti firmatario delle dichiarazi­oni di responsabi­lità»), ai consiglier­i Franco Miranda (55 mila euro di multa), Giorgio Tibaldo (55), Maurizio Stella (50) e Paolo Angius (50), che partecipav­ano i primi due al comitato soci e i secondi due a quello reclami. Colpa grave anche per Giuseppe Zigliotto (85 mila), che partecipav­a al comitato reclami e «aveva in prima persona - scrive Consob beneficiat­o di un finanziame­nto baciato e tale circostanz­a rappresent­ava specifico segnale di allarme». Colpa grave anche per il collegio sindacale, il presidente Giovanni Zamberlan (85 mila euro) e i sindaci Paolo Zanconato e Laura Piussi (55 ciascuno), che avevano «ignorato specifici segnali d’allarme o richieste di approfondi­menti».

In questi casi la quantifica­zione non è ancora definitiva, visto che manca ancora il quadro delle ultime due delibere non ancora pubblicate. Lo stesso per gli altri 11 consiglier­i a cui Consob attribuisc­e la colpa semplice: Bianchi, Colutta, Domenichel­li, Dossena, Fantoni, Macola, Rossi di Schio, Tognana e Zuccato, con multe da 40 mila euro ciascuno, Sciarrino e Marzotto, da 35 mila e 7.500 euro per i periodi ridotti in cui erano stati in cda.

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 ??  ?? Passato e presente In alto, da sinistra, Zamberlan, Sorato, Zonin, Breganze e Monorchio in assemblea. Qui sopra l’Ad Fabrizio Viola
Passato e presente In alto, da sinistra, Zamberlan, Sorato, Zonin, Breganze e Monorchio in assemblea. Qui sopra l’Ad Fabrizio Viola

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