«Ascopiave, Gumirato resta»

Cecconato nominato anche Ad: «Il mio è solo un ruolo tecnico»

TREVISO «Gumirato? Non ci siamo nemmeno posti il problema. Lo riteniamo un bravo professionista. Credo possa continuare a dirigere l’azienda come ha sempre fatto». Nicola Cecconato, fresco presidente di Ascopiave, vicino al presidente della Regione Luca Zaia, e dall’altro ieri, con la nomina in cda, anche amministratore delegato della società trevigiana quotata del gas, in mano con il 61% ai Comuni e ai soci privati di Asco holding, rassicura sul ruolo del direttore generale Roberto Gumirato. Uno degli aspetti considerati come la prova del nove sulla gestione, dopo il suo arrivo alla guida, al posto di Fulvio Zugno, in un cambio di cda spinto dalla Lega e dal segretario trevigiano Gianantonio Da Re. La politica stringe la presa su Ascopiave, era la ovvia domanda che aveva generato il cambio, dopo che il tandem Zugno-Gumirato aveva risanato i conti negli ultimi anni, risolvendo le perdite di Sinergie italiane degli anni di Salton; risultati riflessi nel valore dell’azione, salito da 77 centesimi a 3,7 euro. E poi la nomina di Cecconato ad Ad? «È stata conservata la stessa divisione dei poteri di prima tra cda, presidente-amministratore delegato e direttore generale - replica Cecconato -. Il passato è lontano e dimenticato. Sono stato chiamato a un ruolo solo tecnico e di questo mi occupo».

In compenso da Cecconato uno stretto no comment su eventuali decisioni circa Zugno. L’ex presidente, prima del suo dimissionamento, giustificato con l’aver raggiunto due mandati, aveva silurato il presidente della controllata commerciale Ascotrade, Stefano Busolin, già al terzo mandato. Un suo ripristino, era la tesi sottesa alla mossa, equivarrebbe ad ammettere che i due mandati non valgono per tutti.

Intanto il cda ha approvato i conti del primo trimestre 2017. Aumentano ancora i ricavi consolidati del 9,3%, a 200 milioni di euro, con volumi di gas venduti cresciuti del 13%. Migliora del 7,8% l’utile netto, a 26 milioni, al pari della posizione finanziaria netta, scesa dai 94 milioni di euro di fine 2016 agli 55 milioni di euro.

Presidente Nicola Cecconato