Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Caso Petrillo, lo sfogo dei laureandi «Basta fesserie sui vaccini, siamo professionisti guidati dalla scienza»
che facciamo e soprattutto quello in cui crediamo. Lavoriamo nell’ambito della prevenzione, non solo al fine di conservare lo stato di salute per evitare l’insorgenza di patologie. La prevenzione è una forma mentis, un modo di pensare e una concezione della vita che ha come oggetto d’interesse la persona all’interno della comunità, in un determinato contesto sociale». Prevenzione spesso coincidente con la sanità pubblica e quindi con l’intera collettività. Per questo, precisano gli studenti: «Questo compito deve essere affidato a professionisti, e cioè a figure professionali competenti, capaci, preparate e formate al meglio. E non significa solo essere abilitati da una laurea. È un concetto che trasuda di responsabilità, competenza e conoscenze, basate unicamente su quella che è l’evidenza scientifica».
Su questo punto i futuri assistenti sanitari sono fermi: «Il nostro ruolo all’interno delle attività vaccinali è fondamentale, soprattutto in un periodo storico come questo, nel quale la scienza è attaccata e messa in dubbio quotidianamente. Siamo di fronte a un’epidemia dilagante di fesserie e la nostra vocazione è anche quella di ergerci in difesa del sapere».
Formati su base scientifica e su tecniche validate a livello internazionale, gli assistenti sanitari sono professionisti della salute sui quali non devono esserci dubbi: «Fatti di cronaca su episodi singolari che mettono in cattiva luce la figura dell’assistente sanitario non devono essere rappresentativi dell’intera professione né possono essere generalizzati. Bisogna partire dal presupposto che tutto ciò che viene sempre fatto su basi scientifiche debba essere più forte e contagioso degli errori commessi da scelte personali che non trovano giustificazioni». PREGANZIOL Ha approfittato della grande affluenza sui treni, in questi giorni di Adunata Alpina, per rubare un portafogli dalla borsa di una 22enne. Ma un altro passeggero si è accorto di tutto e ha avvertito il capotreno, che ha allertato i carabinieri. All’arrivo a Preganziol è quindi scattata la denuncia per furto con destrezza per il ladruncolo, un 18enne italiano di origine straniera. All’interno del portafogli c’erano 50 euro, subito restituiti alla giovane. PONTE DI PIAVE È entrato nel negozio come un normale cliente, aggirandosi tra gli scaffali e fingendo di cercare la merce da acquistare. Ma appena si è accorto che il titolare, cinese, era distratto, è corso dietro al bancone e ha arraffato 200 euro dalla cassa, fuggendo. Un furto che non è rimasto impunito: i carabinieri, infatti, sono riusciti a identificarlo grazie alle telecamere del locale. Si tratta di un 18enne di origine marocchina, che è stato denunciato.