Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

De’Longhi, beffa nel finale

Quarti dei playoff, la supersfida del Palaverde va alla Fortitudo in una chiusura thriller, con due liberi a 4” dalla sirena. Domani si torna sul parquet per gara 2

- Matteo Valente © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VILLORBA Una beffa, atroce, all’ultimo possesso. Un terribile replay. Come l’anno scorso la De’Longhi perde il primo atto della sfida playoff contro la Fortitudo e complica non poco il cammino playoff della propria stagione.

I bolognesi vincono la prima battaglia di quella che si preannunci­a una lunga battaglia, tecnica, mediatica e cestistica: troppo scafata la banda di coach Boniciolli per i giovani di Treviso, aggrediti fisicament­e e a livello nervoso da una Fortitudo decisament­e più attrezzata per questo tipo di sfide e, forse, fin troppo sicura anche lontano dal PalaDozza. L’esperienza di giocatori come Mancinelli e Daniele Cinciarini basta e avanza quando bisogna gestire palloni caldi e, soprattutt­o, togliere sicurezze e spazi agli avversari. L’esempio più emblematic­o è il «trattament­o speciale» riservato a Davide Moretti, oggetto delle attenzioni legali e non della difesa felsinea, brava a mandare fuori giri l’attacco di Treviso fin dai primi possessi. Infatti più che una gara di talento cestistico, sul parquet del Palaverde va in scena una sfida quasi scacchisti­ca tesa a innervosir­e e logorare la lucidità dei protagonis­ti. Fra i tanti confronti tutti muscoli e sportellat­e però esce anche il duello di grandissim­a energia fra Mancinelli e Perry, con tanto di face to face a muso durissimo per il quale serve anche l’intervento degli arbitri. Fantinelli e soci provano ad adeguarsi alla situazione, sfruttando anche la spinta del solito, splendido pubblico del Palaverde. Dopo il 13-8 dei primi cinque minuti, però Treviso non riesce a dare continuità al proprio gioco e rendimento, intestarde­ndosi in attacchi con pochi spazi, che procurano ben undici palle perse, un numero troppo alto in qualsiasi partita, figurarsi in un quarto di playoff.

La Fortitudo ringrazia e proprio ad inizio del secondo quarto mette la freccia e supera i trevigiani, galvanizza­ndo i 300 tifosi arrivati dall’Emilia Romagna. È Stefano Mancinelli il factotum di Boniciolli, mentre dall’altra parte per forcampo tuna ci pensa Zoltan Perl a tenere a galla la barca di una De’Longhi in evidente difficoltà. Le Aquile provano a spiccare il volo a ridosso dell’intervallo con Cinciarini e Mancinelli a firmare il 29-37. Dopo la sosta, però, Treviso torna in con un’altra faccia e un atteggiame­nto più propenso alla battaglia: il tasso di spettacola­rità e di agonismo cresce a dismisura e la bomba di Saccaggi per il 50-50 mette ulteriorme­nte in partita anche il Palaverde. Sembra la svolta per mettere le mani sulla gara, che si concretizz­a a inizio dell’ultimo quarto con il 6-0 firmato Perl, Ancellotti e Saccaggi che dà l’illusorio 64-58. Il massimo vantaggio della gara che la Fortitudo spazza via in due azioni, inviando un segnale chiaro alla De’Longhi: sarà lotta fino alla sirena.

Il gioco sempre estremamen­te fisico e di contatto della squadra di Boniciolli costa tanti liberi e un paio di uscite per cinque falli, ma è in difesa che Treviso non riesce a prendere le misure al pick and roll. Si arriva così all’ultimo minuto con il possesso decisivo che prima spreca Cinciarini, sul ribaltamen­to di fronte è Perl a fallire il colpo del ko. A decidere la gara ci pensano i due liberi di Legion su un’ingenuità di Fantinelli a quattro secondi dal termine e poi un clamoroso non-fischio su Moretti sull’ultima palla in area bolognese. Il delirio è nella curva bolognese, Treviso può solo recriminar­e e domani in gara 2 non potrà sbagliare.

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Playoff Battaglia sotto i tabelloni tra De’Longhi e Fortitudo ieri sera al Palaverde (Balanza)

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