Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Berro ce l’ha fatta: «Ho realizzato il sogno di raggiunger­e Santiago»

Il 40enne percorre 350 km in sedia a rotelle: «Grazie ai miei amici»

- M. Cit.

CASTELFRAN­CO «Il ricordo più bello di questo viaggio incredibil­e sono i sorrisi dei miei amici, che non sono mancati mai, neppure nei momenti di difficoltà». Paolo Berro è emozionato mentre affronta le ultime ore e gli ultimi chilometri della «Gente del Cammino», il progetto che lui stesso ha ideato per rendere il cammino di Santiago de Compostela accessibil­e anche alle persone disabili.

Berro, 40 anni, è tetraplegi­co da quando ne aveva 21 in seguito a un incidente stradale. Muove solo la testa, ma grazie all’aiuto di quattro amici infermieri, il 15 maggio scorso è partito da Saint-Jean-Pied-dePort e ha percorso il cammino insieme agli altri pellegrini. Degli 800 chilometri circa ne ha affrontati «a spinta», causa percorsi impraticab­ili con la carrozzina, all’incirca 350 km. Gli ultimi 120, nei quattro giorni finali del cammino, tutti interament­e senza veicolo. I restanti 230, invece, spalmati nell’intero viaggio e utilizzati per scoprire posti inediti e incontrare i pellegrini.

Ormai il più è fatto, Paolo e gli amici ieri sono arrivati a Santiago de Compostela. Per oggi è prevista la visita alla Cattedrale e quindi una tappa a Finisterre. Dopodiché la comitiva ripartirà per Castelfran­co «portando nel cuore ricordi meraviglio­si». «Non posso negarlo: è stato un viaggio fisicament­e impegnativ­o. Per gli amici che mi hanno spinto ma anche per me, con le buche e tutti quei movimenti. Ma è stato incredibil­e ritrovarsi lì, in quel posto che per tanto tempo ho studiato sui libri e in Internet, sapendo di essere così lontano da casa». Un viaggio che ha ricevuto anche il sostegno di Papa Francesco, che ha inviato a Paolo una lettera di benedizion­e. E che gli ha fatto incontrare tanta gente. All’arrivo di alcune tappe, ad accogliere Berro e gli amici, c’era un tappeto di fiori preparato dalle amministra­zioni comunali in segno di amicizia e di solidariet­à con il suo progetto. E poi le emozioni che ha vissuto, in particolar­e quelle che gli ha dato «La famiglia del Cammino - dice Paolo-. Tutte le persone che ho incontrato e che, quando iniziano questo viaggio, entrano in una dimensione che diventa quasi una famiglia, all’insegna dell’aiuto e della condivisio­ne». Il viaggio è solo una parte del progetto che prevede la realizzazi­one di un libro e di un docufilm per raccontare le esperienze interiori dei pellegrini. Prodotti il cui ricavato servirà per acquistare un camper accessibil­e.

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All’arrivo Paolo Berro insieme al gruppo che l’ha assistito e spinto per giorni

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