Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«La salute in città dipende dal sociale»

Il sindaco entusiasta del tema scelto «Noi vicini ai cittadini con associazio­ni e coop Grazie alla kermesse siamo competitiv­i»

- Stefano Voltolini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

a salute è un bel tema, vicino alla vita della gente. Si declina in molti modi, dal diritto da tutelare in ogni luogo all’esigenza di ridurre le disuguagli­anze. C’è poi la salute in generale, intesa anche come benessere psicologic­o e di relazione. Trento, attraverso le sue istituzion­i, cerca sempre di scoprire e seguire eventuali disagi personali. Quanto al Festival, è sempre importante per la città. Avrà successo finché si troveranno argomenti interessan­ti». Alessandro Andreatta, sindaco del capoluogo, non cela il gradimento per il filo conduttore che guida il programma 2017 del Festival dell’Economia. Ancora una volta lo Scoiattolo arancione porta Trento alla ribalta. Per il primo cittadino è una risorsa irrinuncia­bile nella «competizio­ne» fra territori.

La salute, o meglio la salute diseguale è il tema della dodicesima edizione del festival. Un argomento utile a suo avviso per mantenere il gradimento verso la manifestaz­ione?

«Sono contento che abbiano messo al centro proprio la salute. Del tema si parla spesso nei mass media e sui social. È all’attenzione dei cittadini, perché tocca da vicino l’esistenza di ognuno. Capita nella vita di avere un parente, una persona vicina che vive un’esperienza legata allo stato di salute. Anche la Costituzio­ne, con l’articolo 32, esercita un richiamo definendo la salute un diritto fondamenta­le individual­e. Quindi, si fa qualcosa che è vicino alla gente e in linea con la nostra Carta costitutiv­a”.

Quale può essere l’approccio di un amministra­tore verso il diritto alla salute e il servizio da offrire?

«Le letture sono numerose. C’è il diritto alle cure migliori, quindi un tema di uguaglianz­a. Si può parlare di zone geografich­e diverse restando in Italia, di ospedali nelle diverse zone del Paese. Il sistema sanitario in Friuli come in Sicilia, o come in Trentino. L’aspetto economico è determinan­te, la sanità è la prima voce dei bilanci delle Regioni. Chiaro che la sfida deve essere portare la qualità dappertutt­o. Si apre poi la questione dell’invecchiam­ento».

Ovvero le condizioni di vita con l’aumentare dell’età?

«Si vive più a lungo e quindi lo stile di vita va graduato. A questo credo si possa educare. Quindi, il tema della salute va accompagna­to da quello dell’istruzione, oltre che dell’uguaglianz­a e della giustizia sociale. Occorre responsabi­lità per gestire la propria vita».

Come si situa Trento, attraverso la sua articolazi­one comunale, nell’offerta di servizi riguardo alla salute?

«Facciamo cose molto semplici ma importanti. Partendo dagli anziani, le soluzioni sono tre: le Rsa, l’assistenza all’anziano in casa e i servizi garantiti attraverso le cooperativ­e. Non vanno dimenticat­i i circoli pensionati e anziani, per persone che stanno ancora bene e hanno il gusto e la voglia di passare del tempo insieme».

E più in generale?

«L’amministra­zione dà un grande sostegno ad esempio all’associazio­nismo, nel senso di favorire una vita bella e positiva che passa non solo dallo stare bene fisico ma anche da quello psicologic­o, delle relazioni, della socialità. Aiutiamo tutto l’associazio­nismo, sia di matrice culturale, ambientale, sportivo, volontaris­tico».

La salute è quindi non solo fisica ma psicofisic­a e relazional­e. La marginalit­à, l’esclusione, il disagio sono mali contempora­nei. I servizi come rispondono?

«Abbiamo i poli sociali che sul territorio cercano di accorgersi per primi se qualcuno vive un disagio, una solitudine, una fatica nel vivere. Un’azione che va a beneficio di anziani, adulti, anche adolescent­i».

Il festival mai? dell’economia non stanca

«Assieme al Film festival è un appuntamen­to ancora importante per Trento. Parlavo l’altro giorno con Giuseppe De Rita, presidente del Censis, che era qui assieme a Romano Prodi. Loro hanno ben presente la nostra città anche per queste occasioni. Ci aiutano nella competitiv­ità fra territori e città. Ci rendono attrattivi. Il festival dell’economia avrà successo finché si saprà trovare argomenti interessan­ti».

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