Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Da Roth a Blanchard Gli incontri imperdibili
La «salute diseguale» è il filo conduttore di un programma molto eterogeneo Il Nobel Tirole rifletterà sul «bene comune» Lorenzin, Padoan, Boldrini: la politica alla kermesse
«Ci si dimentica spesso che la dimensione più importante dell’uguaglianza delle opportunità è legata alla possibilità di condurre una vita sana e di poter gioire di un invecchiamento attivo». Tito Boeri, direttore scientifico del Festival dell’Economia, individua il punto focale dell’indagine che svilupperà lungo la dodicesima edizione della kermesse dello scoiattolo. Gli sviluppi della scienza biomedica, il nodo della compartecipazione, le disuguaglianze sociali e geografiche nella cura sono gli elementi che fanno da filo conduttore al festival, versione 2017. Di seguito una guida ragionata al programma.
Giovedì 1 giugno
L’inaugurazione — alle 16 al Palazzo della Provincia — precede l’incontro del ciclo «Visioni». Boeri dialoga con Alvin Eliot Roth su «Mercato e disuguaglianze nella salute» (alle 18 al teatro Sociale). Roth è professore di economia alla Stanford university e nel 2012 ha condiviso con Lloyd S. Shapley il premio Nobel dell’economia. Sempre al Sociale, alle 21, si parla di «Senza scopo di lucro, privato, indipendente». Ospite Silvio Garattini, medico, fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri.
Venerdì 2 giugno
Gianluca Violante, docente di economia alla Princeton university, mette a confronto la mobilità economica in Italia, Europa e Stati Uniti. L’incontro è alle 10 nell’aula magna della Facoltà di Giurisprudenza. Due ore più tardi, nello stesso luogo, il festival entra su un tema attuale e spinoso come la legalizzazione della cannabis. «Proibire, legalizzare o liberalizzare?» la domanda posta nella tavola rotonda moderata da Pietro Del Soldà, conduttore di «Tutta la città ne parla» (Radio3). «Sanità e sviluppo» è l’argomento di discussione per Beatrice Lorenzin, ministra alla salute, sul palco del Sociale alle 15. Alle 17, al dipartimento di Lettere, Enrico Letta presenta il suo ultimo libro «Contro venti e maree. Idee sull’Europa e sull’Italia» edito da Il Mulino. Alan Krueger, economista a Princeton, parla di «Dolore e inattività», alle 17 a palazzo Geremia. La giornata si chiude alla presenza Gino Strada, chirurgo e fondatore di Emergency, che alle 21 al Sociale interviene riguardo a «Medicina e diritti umani».
Sabato 3 giugno
«La salute dei migranti, tra emergenza e pari opportunità» è il titolo della tavola rotonda prevista alle 10 nella sala della Fondazione Caritro. Poi spazio al Nobel: Jean Tirole, premiato per l’economia nel 2014, interviene alle 12 a Giurisprudenza. «Economia del bene comune» (Mondadori) è il libro che presenta il presidente della Toulouse school of economics. Altro ospite d’eccezione alle 15, al Sociale. Il ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan parla de «L’Italia, l’Europa e il nazionalismo», incentrato sulle ricette per rilanciare il Belpaese e sulla sfida del populismo in Europa. «Chi ha paura dei vaccini» è il tema affrontato da Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità (alle 17 al palazzo della Provincia).
Programma denso nel sabato di festival: alle 18.30, a palazzo Geremia, Sergio Fabbrini, politologo e direttore della School of government alla Luiss, Jean Pisani-Ferry, commissario per la pianificazione strategica del governo francese, e Luigi Zingales, professore di finanza a Chicago, uno degli economisti più citati al mondo, discutono di «L’Europa dopo le elezioni francesi: istituzioni, classi dirigenti e movimenti politici». C’è l’imbarazzo della scelta perché alla stessa ora, al Sociale, il Nobel Tirole viene sollecitato da Boeri su «Etica dei mercati e responsabilità sociale delle imprese».
Domenica 4 giugno
«Il modello di business di Big Pharma» viene analizzato alle 10 a palazzo Geremia da William Lazonick, professore di economia alla University of Massachusetts Lowell. Alle 11 al Sociale Federico Rampini, corrispondente di La Repubblica a New York, discute di «stranieri a casa loro», sugli elettori americani di Trump. Il palazzo della Provincia vede la presenza (alle 12) di Laura Boldrini, presidente della Camera dei deputati, che sollecitata da Riccardo Iacona, conduttore di Presa Diretta, traccia il solco de «La comunità possibile. Una nuova rotta per il futuro dell’Europa». Harold James, professore di storia e affari internazionali a Princeton, si chiede se «la globalizzazione si sia autodistrutta» partendo da Brexit ed elezione di Trump (alle 15, palazzo Geremia). «Un Paese in prospettiva», sulla realtà economica italiana, è l’argomento del dibattito con Ignazio Visco, medico e economista, Federico Fubini, vicedirettore del Corriere della Sera, Enrico Franco, direttore del Corriere del Trentino.
Alle 16 ci si avvia al gran finale. Kiersten Trombotne, economista della sanità presso AirAmerican institutes for research, Washington, analizza «L’economia dell’obesità» (nell’aula Kessler di Sociologia). A Olivier Blanchard l’onore di chiudere l’edizione 2017. Alle 17.30 al Sociale dialoga su «I mercati della salute e la salute dei mercati» assieme a Boeri. Blanchard è stato dal 2008 al 2015 Chief economist del Fondo monetario internazionale a Washington.