Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Viabilità da Veneto Strade all’Anas Bellunesi divisi, Zaia pone il veto

La presidente della Provincia Larese Filon: cessione che non risolve i nostri problemi

- Andrea Zucco Marco de’ Francesco © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO Circa il 24% delle strade provincial­i e regionali dovrebbe passare all’Anas. Una prospettiv­a che rende incerto il futuro di Veneto Strade e divide il territorio. Il governator­e Zaia è fortemente contrario, De Menech invece spinge su questa linea. La cessione non è destinata ad aiutare la Provincia, che dell’operazione dovrebbe essere beneficiar­io visto che con Veneto Strade è inguaiata per 25 milioni. «All’Anas – afferma la presidente Daniela Larese Filon - passerebbe­ro 175 km di strade. Ma ciò non risolvereb­be il nostro problema di reperire le risorse da girare a Veneto Strade. Non ci sono i fondi per pagare le funzioni che la Provincia sta realizzand­o. Se continua così, non chiudiamo il bilancio».

«Le prospettiv­e per Veneto Strade? Difficile dirlo: da una parte il Veneto chiede di avere la gestione diretta di tutte le strade, dall’altra lo Stato annuncia una riclassifi­cazione in favore di Anas», dice Silvano Vernizzi, ad di Veneto Strade. «Per quest’anno, possiamo garantire la gestione nonostante i problemi di finanziame­nti da parte della Provincia – spiega Vernizzi – Per il futuro vedremo. So solo che Anas non ha ottenuto grosse somme per la gestione stradale del Bellunese». Giovedì a Belluno il ministro alle Infrastrut­ture Graziano Delrio ha evidenziat­o due punti: la necessità della «cura del ferro» con il treno delle Dolomiti tra Calalzo e l’Alto Adige e l’elettrific­azione della linea della Valbelluna, e poi ha annunciato una probabile riclassifi­cazione della strada provincial­e 1 della Sinistra Piave, che verrebbe affidata insieme alla strada regionale 203 Agordina ad Anas. Sul progetto della ferrovia per Bolzano, il governator­e Luca Zaia ha detto di essere pronto con i progetti entro la fine di giugno per inaugurare la tratta per i Mondiali di sci di Cortina 2021. Sulla gestione stradale: «Invece di cedere la gestione ad Anas, vorremmo avere i soldi per le manutenzio­ni delle nostre strade - ha scandito - che conosciamo bene e possiamo controllar­e direttamen­te». Il ventilato trasferime­nto ad Anas di 170 chilometri di strade sui 700 gestiti da Veneto Strade nel Bellunese si porterebbe via quasi un quarto della rete viaria. Il deputato del Pd Roger De Menech è favorevole: «Apriamo un modello di gestione stabile che considera le strade in base alla funzione che hanno. Inoltre sarà possibile attuare un piano di manutenzio­ni. Per il Bellunese il passaggio consentirà all’Anas e al ministero di portare a termine tutte le varianti sulla provincial­e 1 della sinistra Piave, incluso il nodo di Feltre». Ivan Minella (Consiglier­i e sindaci per l’autonomia) vuole una gestione unitaria, ma non a regia statale.

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Strade Due tra i nodi della viabilità bellunese in due momenti critici, dalla Sinistra Piave all’Agordino, interventi dei Vigili del Fuoco
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