Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Arde il mio sangue» Paolo Valerio «affronta» il Bardo
Si è conclusa ieri la maratona scespiriana ideata da Paolo Valerio che ha lavorato con gli allievi dell’Accademia Palcoscenico del Teatro Stabile del Veneto, diretta da Alberto Terrani. Il progetto «Arde il mio sangue. Intorno a Shakespeare», giocato su una quadrilogia composta da «Amleto, Macbeth, Otello e Romeo e Giulietta», si è articolato in tre serate al Ridotto del Teatro Verdi. Dodici giovani attori, quattro donne e otto uomini, interpretano i protagonisti dei capolavori del Bardo, che Valerio ha presentato in una versione abbreviata, mantenendo i monologhi, i dialoghi e le scene di gruppo più significativi. Emmanuele Bettari, Alberto Bucco, Maria Celeste Carobene, Alice Centazzo, Fabio Dessi, Eleonora Marchiori, Marco Mattiazzo, Federica Chiara Serpe, Daniele Tessaro, Gaetano Tizzano, Michele Tonicello, Leonardo Tosini danno vita a Lady Macbeth, Desdemona, Giulietta e Gertrude (che si sdoppia in Ofelia) e ai caratteri maschili che le affiancano. «Ho scelto questa formula - spiega Valerio - per dare ad ognuno degli attori una parte importante. Mettere in scena una sola tragedia comporta introdurre a priori una scala di merito nell’affidare i ruoli da protagonisti. Così invece ciascuno ha visibilità e la possibilità di dimostrare il proprio talento». Molto curate le coreografie di Laura Pulin, efficaci le musiche dal vivo di Leonardo Tosini e le luci di Paolo Pollo Rodighiero, che con il regista hanno formato un team affiatato.