Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
16,5
L’operazione comporta il pagamento di 16,5 per ogni azione Abertis con un controvalore massimo di 16,4 miliardi per il 100% del capitale del gruppo
euro
Ancora in materia di infrastrutture, la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha assicurato ieri che è confermata la possibilità di creare una società in house interamente pubblica, che assicuri il rinnovo senza gara della concessione dell’autostrada A4 Venezia-Trieste ad Autovie Venete, grazie «l coinvolgimento di Anas. «La Commissione europea — ha spiegato la Serracchiani — chiede che la società in house sia al 100% e non prevalentemente pubblica. Anas oggi è una società interamente pubblica e la possibile fusione con Ferrovie dello Stato la vedrebbe diventare una società partecipata indirettamente da una sigla posseduta integralmente dallo Stato».
In Veneto, infine, con il tema della Pedemontana. La Regione fa sapere che già dalla primavera di quest’anno sono ripresi i pagamenti, con tranche che hanno ricompreso il saldo di aprile per 7,4 milioni di euro e quello di maggio per 6,34 milioni. Venerdì scorso il Concessionario ha disposto in banca il pagamento della componente di giugno, per un importo pari a 10 milioni e i saldi sono stati disposti rispettando un ordine cronologico. Riguardo a tutti gli accordi già stipulati entro il 29 maggio, il pagamento degli acconti dovuti avverrà entro la fine di quest’anno.
Per il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si tratta di «un altro impegno mantenuto».
Egregio Direttore, è con grande dispiacere che abbiamo letto l’articolo di domenica 2 luglio sul Corriere del Veneto riguardo a papà Achille Tramarin.
Dispiace segnalare che l’articolo contiene inesattezze, a cominciare dalla cattedra: non insegnava Lettere, ma Storia dell’Arte, docente peraltro molto apprezzato e ben voluto dai suoi studenti, con alle spalle importanti pubblicazioni.
Ma la cosa che abbiamo proprio trovato di cattivo gusto è stata parlare del vitalizio, peraltro indicando una cifra assolutamente non corretta (quella esatta è di euro 2.100,00); su questo, vorremmo fare un’ulteriore precisazione: papà devolveva il 10 per cento del Suo vitalizio alla Caritas per aiutare chi ne ha veramente bisogno, e così continueremo a fare, perché si vergognava di ricevere quei soldi.
Non era poi nello stile di papà utilizzare espressioni come «Roma Ladrona»; ma ricordiamo ancora con preoccupazione quando nel 1983, in via Gritti, è apparsa la scritta: «Tramarin ti uccideremo» (se lo desidera abbiamo ancora la fotografia).
Vogliamo sperare che il Corriere della Sera possa riportare quanto segnaliamo; crediamo non sia giusto distorcere così la memoria di nostro padre, e proprio da parte dell’unico giornale che lui ha sempre acquistato e letto fino all’ultimo giorno. Grazie. Distinti saluti La moglie Francesca e le figlie Margherita e Lucia Tramarin