Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Cementi Rossi, scatta lo studio epidemiologico
Il sindaco di Pederobba: «Lavoreremo con l’Usl». Inceneritore, 2 mesi per il verdetto Via
TREVISO La partita avrà un solo vincitore, ma per conoscerlo si dovranno attendere almeno due mesi. Parola del presidente della Commissione provinciale di valutazione impatto ambientale Carlo Rapicavoli. «È prevista la possibilità di nostre richieste di integrazione al progetto, e questo allungherebbe i tempi. In ogni caso, non se ne parla prima di fine agosto». Nel frattempo il muro contro muro rimane: da una parte la Cementi Rossi di Piacenza, con la proposta di utilizzare materie plastiche da raccolta differenziata come combustibile per il cementificio di Pederobba; dall’altra comitati, residenti e Comuni, anche dei vicini territori di Valdobbiadene e Cornuda, con le preoccupazioni per le ricadute sulla salute dei cittadini e dei prodotti agroalimentari. In mezzo c’è la Commissione Via, che ieri pomeriggio ha riunito nell’auditorium della Provincia i protagonisti per una udienza pubblica chiesta a gran voce dalle associazioni dopo l’incontro a marzo in una palestra di Onigo strapiena e turbolenta. Sarà per questo che ieri all’ingresso della sala la polizia faceva entrare previo controllo con metal detector.
Nessuna tensione, però, stavolta, vista l’esiguità dei presenti: un centinaio, forse a causa della scelta di orario e giorno feriale, come hanno stigmatizzato alcuni. Un vertice per ribadire che le 119 osservazioni inviate alla Provincia non hanno trovato controdeduzioni soddisfacenti. «Non c’è una risposta concreta sui rischi di aumento di polveri sottili, diossina e mercurio» è l’attacco, fra i tanti, di Mauro Tonetto, Comitato Ariachevoglio. Repliche affidate a Gennaro Verbaro, direttore dello stabilimento. «Abbiamo lavorato con coscienza, presentato studi e comparazioni. E ci atteniamo alle rilevazioni Arpav, nella norma». Studi che secondo le associazioni sono datati e incompleti. Per i comitati serve una indagine epidemiologica sugli effetti dell’attività nel passato ed in proiezione futura. Il sindaco Marco Turato ha annunciato l’avvio di questa indagine con l’Usl dal 21 luglio, ma ci vorranno almeno sette mesi per i primi risultati. E nel frattempo, secondo i residenti, il progetto deve essere sospeso. Ipotesi rigettata totalmente dall’azienda.