Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La Raggi sceglie Simioni per risolvere la grana Atac
VENEZIA «Non ho tempo, sono in riunione. Sa, sono giorni concitati...». Difficile non credere a Paolo Simioni, 66 anni, l’ingegnere di Valdobbiadene, ex amministratore delegato della Save guidata da Enrico Marchi ai tempi della diarchia al comando con Monica Scarpa (e uscito poi da Save a marzo 2016 in un divorzio definito «consensuale» dalla società, al termine, come venne comunicato allora, «di una fase di confronto sulle future strategie del gruppo»), indicato ieri dalla sindaca di Roma, Virgina Raggi, come nuovo presidente e amministratore delegato di Atac, in un cda a tre membri. Sarà lui a farsi carico della enorme grana della società del trasporto pubblico della capitale, sepolta sotto un debito-monstre di 1,3 miliardi. Che se dovesse tradursi in fallimento, trascinerebbe con sé anche il Campidoglio, che sarebbe costretto alla dichiarazione di dissesto, trovandosi nella scomoda posizione di creditore.
A spingere Simioni nell’ingrato ruolo, dicono le cronache sia stato l’assessore alle Partecipate, Massimo Colomban. l’ex patròn Permasteelisa, grande amico ed estimatore di Simioni. Nella capitale l’ingegnere era giunto già alla fine dell’anno scorso come coordinatore del gruppo di lavoro sul piano di riordino delle partecipate del Comune. Non senza polemiche in partenza sullo stipendio da 240 mila euro l’anno, diviso in parti uguali fra Acea, Atac e Ama le società di acqua, trasporti e rifiuti - per superare i limiti della pubblica amministrazione.
L’esperienza in Save, e prima nelle sue partecipate (Simioni era entrato nel 2000 come amministratore delegato di Save Engineering), come Centostazioni, la joint venture con le Ferrovie, è d’altra parte dichiarata decisiva nella nota che ha ufficializzato ieri la scelta della Raggi: «Nel corso degli ultimi sedici anni Simioni, in qualità di amministratore delegato, ha acquisito un’importante esperienza nella gestione di aziende nel settore dei trasporti, in regime di concessione, e in quello della riqualificazione, valorizzazione commerciale di infrastrutture di mobilità e nel mondo retail».