Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Rischio incendi, Vigili del fuoco in azione
Ricognizioni nei boschi dal Grappa al Vittoriese. Verifiche su presidi idrici e zone turistiche
TREVISO In mezzo Veneto scatta l’allerta incendi boschivi e i vigili del fuoco giocano d’anticipo avviando una campagna ricognitiva.
Treviso non rientra tra le province (Padova, Rovigo, Verona e Vicenza) per le quali, qualche giorno fa, viste le condizioni meteo-climatiche e vegetazionali, la Regione Veneto ha dichiarato lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi, che prevede, oltre a una idonea organizzazione di mezzi e uomini per gli interventi, anche una serie di divieti di tutte quelle operazioni che possono creare pericolo o possibilità di incendio in aree boscate, cespugliate o arborate, e comunque entro la distanza di cento metri dagli stessi terreni. Ma anche se, almeno per ora, la Marca sembra non essere nelle condizioni di un rischio imminente, convinti dell’efficacia della prevenzione, gli uomini del comando provinciale dei vigili del fuoco di Treviso a partire dalla prima settimana di agosto e fino al perdurare delle oggettive condizioni di rischio, sono impegnati in un programma di interventi di ricognizione nei territori boschivi.
In pratica, mappe alla mano, sono state tracciate le zone a maggior rischio incendio, che sono state individuate nei territori boschivi su due versanti della provincia, a sud e a sud ovest, e cioè dal Monte Grappa fino al Vittoriese. Un’area molto estesa sulla quale, da giorni, lavora il personale transitato dall’ormai sciolto Corpo forestale dello Stato, al quale fino a sette mesi fa quando è entrata in vigore la riforma Madia (che li ha accorpati a vigili del fuoco e carabinieri) spettava tutta l’attività di prevenzione antincendi.
L’obiettivo è verificare la capacità di reazione del territorio all’eventualità di roghi più o meno estesi, accertando quindi tutta una serie di elementi che diventano fondamentali nel momento in cui bisogna intervenire, rapidamente,
In ricognizione
I vigili del fuoco in azione per controllare l’efficacia dei punti di approvvigiona mento idrico in provincia per domare le fiamme. A cominciare dalle strade che portano alle aree boschive più interne, se sono ben tracciate e il loro livello di percorribilità per capire quali e quanti mezzi si possono inviare.
Per passare poi al numero e all’efficacia dei punti di approvvigionamento idrico utilizzabili. E quindi dove siano dislocati idranti, torrenti e bacini idrici dai quali rifornirsi d’acqua. Fino all’eventuale presenza di ostacoli al volo, per sapere dove è possibile eventualmente far intervenire gli elicotteri e altri mezzi aerei dei vigili del fuoco. E’ in corso inoltre, la ricognizione dei presidi antincendio presenti nelle aree attrezzate, frequentate da turisti ed escursionisti, dislocate tra boschi e colline del Trevigiano. L’attività di prevenzione è sempre considerata fondamentale.