Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

I giorni dell’Holi Una doccia di colori sotto la musica

Lo spettacolo più amato della stagione è stato ideato da un trevigiano e da un vicentino I partecipan­ti si lanciano «gavettoni» di polvere arcobaleno al ritmo dei dj set Prossimi appuntamen­ti sabato a Jesolo e sul Lago di Garda, poi a Caorle e Asolo

- Verni

Estate, gioia, musica e tanti, tanti, colori. Sta tutto in queste quattro parole il successo di Holi, lo spettacolo più amato della stagione, nel cui petto batte un cuore veneto.

Ideato quattro anni fa dal trevigiano Fabio Lazzari e dal vicentino Marco Bari, è tra i più richiesti nei festival e sulle spiagge di tutt’Italia dove il tour 2017 continua a incassare sold out (info www.holiontour.it).

Qualche numero? Allo Sherwood Festival di Padova, il 24 giugno, ha registrato il record di 20mila presenze per un totale (ad oggi) di oltre 200mila partecipan­ti. Arriverann­o in migliaia anche sabato sul Lago di Garda, all’Introl Music Festival nel Teatro Arena Torcolo a Cavaion Veronese, Verona, stesso giorno per la pioggia di colori dell’evento fissato sulla spiaggia libera di Jesolo, in piazza Brescia, in collaboraz­ione con King’s Club. Domenica ancora mare a Caorle, Venezia, alla spiaggia della Madonnina all’interno del Double Flavor Music Festival, e si arriva al 27 agosto, questa volta ad Asolo, Treviso, per l’Ama Festival.

Ma esattament­e che cosa è Holi? In India, ma anche in Bangladesh, Nepal e Pakistan, è una festa tradiziona­le che si rifà al credo induista. In Italia, così come in Europa, si è persa la componente religiosa, mantenendo­ne l’estetica: ci si ritrova sotto un palco da dove dj profession­isti (il collettivo veneto dei River Bros) propongono la propria selezione e, ad ogni ora, viene chiamato un lancio di colori. Ragazzi e ragazze presenti possono acquistare quanti gavettoni di polvere colorata vogliono e lanciarsel­a addosso facendo così una «doccia» d’arcobaleno.

«Tutto è nato dopo alcuni viaggi di Fabio (ndr, Lazzari) in India dove ha conosciuto il tra-

dizionale Holi - spiega il coideatore dell’evento, Marco Bari – da questo abbiamo voluto catturare l’aspetto ludico, ma è bello pensare che questo lancio di colori sia anche un modo per eliminare le differenze e gli stereotipi: quando ci sporchiamo di mille colori, diventiamo tutti uguali».

«Holi – il festival dei colori» come ogni format di successo, sta avendo diversi cloni. Ma quello creato dai due veneti è il primo, inventato nel 2013 (tenuto a battesimo proprio allo Sherwood) e si differenzi­a per la cura e il livello dell’allestimen­to. Un esempio su tutti è che per Holi vengono venduti solo colori certificat­i, atossici, a base di talco farmaceuti­co (molti altri sono a fatti con amido di mais), anallergic­i e senza tracce di metalli.

Per quest’estate è stato lanciato anche un contest: la foto del bacio più colorato di sempre. «È una soddisfazi­one vedere che continuano ad arrivare degli scatti bellissimi – continua Bari - partecipan­o già più di 2mila foto e a fine tour incoronere­mo la fotografia più bella, premiandol­a con un viaggio in una capitale europea». Nei principali canali social dilagano le istantanee che ritraggono abbracci, sorrisi e baci dipinti da mille colori, ma una su tutte sta stupendo per la popolarità. Una foto, scattata alla tappa al Ferrock Festival di Vicenza, ha superato i 41mila like su Instagram, vero e proprio fenomeno che è destinato a crescere durante il finale di tour.

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