Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La moglie rifiuta di indossare il velo islamico La imprigiona in casa per giorni senza cibo
ROVIGO Geloso e stretto osservante dei costumi musulmani, ha preso la moglie a calci e ceffoni, e le ha tirato i capelli. Lo scorso mese l’ha chiusa a chiave in camera da letto lasciandola senza cibo per punirla del suo rifiuto di indossare il velo islamico. Un autentico inferno domestico quello vissuto da una magrebina di 20 anni, residente a Bovolone, nella bassa Veronese. A sottoporla a queste angherie il marito, anch’egli magrebino e coetaneo della giovane, che è stato denunciato dai carabinieri della Compagnia di Rovigo per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e minacce. I guai per la moglie sono iniziati nei primi mesi dell’anno, dall’inizio della convivenza. Nessuna luna di miele da neo sposi ma subito problemi e incomprensioni dovuti alla gelosia del marito: liti continue, anche per futili motivi, col 20enne che picchiava la moglie con pugni, calci, ceffoni, tirate di capelli. «Se lo dici a qualcuno ti picchio ancora più forte», era il ritornello ripetuto dal marocchino. Nel mese di luglio, dopo l’ennesimo litigio, scatta l’episodio più grave. Il giovane chiude a chiave la moglie nella camera da letto della loro abitazione per alcuni giorni, lasciandola senza cibo e continuando a malmenarla. In qualche modo la 20enne riesce a procurarsi un telefono col quale comunicare all’esterno. Chiama il padre, che la raggiunge e nota le tumefazioni sul volto della figlia. L’uomo l’accompagna al pronto soccorso dell’ospedale civile di Legnago per le cure del caso, e così il referto è una delle prove più pesanti a carico del denunciato. La ragazza, temendo per la propria incolumità personale, appena uscita dall’ospedale si trasferisce a casa dei genitori residenti in Polesine e va dai carabinieri a sporgere denuncia. Le indagini dimostrano punto per punto le parole della marocchina e quindi scatta la denuncia per il marito. La vicenda lascia sorpreso Abdallah Khezraji, che da 27 anni abita a Treviso ed è considerato uno dei leader della comunità marocchina in Veneto. «La scelta della moglie di non indossare il velo è libera. L’obiettivo che doveva porsi questo giovane ragazzo era di amare sua moglie e di costruire un futuro sereno, non maltrattarla e imporre certe usanze».