Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Tassa di soggiorno: un milione nella Marca Mogliano batte Treviso

- M. Cit. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Crisi internazio­nali e allerta terrorismo fanno crescere il turismo in Italia e così aumentano gli incassi dei comuni veneti per l’imposta di soggiorno. I numeri parlano chiaro, per la provincia di Treviso il 2017 si preannunci­a un anno da record, con un incremento del 4 per cento rispetto allo scorso anno. A dirlo le stime della Fondazione Think Tank Nord Est che calcola per l’intera regione un incasso record di oltre 59 milioni di euro.

E nella Marca Trevigiana, a sorpresa, Mogliano Veneto supera per incassi il capoluogo Treviso. La tassa di soggiorno rappresent­a un vero e proprio «tesoro» legato alla crescita delle presenze turistiche in Veneto, dovuta anche alle crisi internazio­nali e all’allerta terrorismo nelle principali mete mediterran­ee. Confrontan­do la stima previsiona­le 2017 con quella 2016, infatti, la crescita media degli introiti sfiorerà quasi il 7 per cento. Soldi, questi, che come previsto della normativa vanno destinati a finanziare interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive.

La provincia trevigiana si avvia quindi a incassare oltre 1 milione di euro. In testa alla classifica, a sorpresa, Mogliano Veneto con 300 mila euro, seguita da Treviso con 270 mila euro. Va precisato che dal calcolo sul capoluogo è esclusa una delle strutture ricettive più grandi e frequentat­e per i turisti, il Bhr che, seppure posto alle porte della città si trova nel comune di Quinto di Treviso. Seguono a ruota: Preganziol 130 mila euro, Villorba 120 mila euro, Conegliano 110 mila euro, Vittorio Veneto 45 mila euro, Ponzano Veneto 40 mila euro, Oderzo 35 mila euro, Valdobbiad­ene 32 mila euro. Si tratta di stime, visto che alla fine del 2017 mancano ancora alcuni mesi «caldi» per le presenze turistiche. E il conteggio finale potrebbe essere ancora più sostanzios­o, almeno per due motivi: il primo perché le stime dei vacanzieri che sceglieran­no mete nella nostra regione potrebbero essere superate dai dati reali, il secondo perché diverse amministra­zioni comunali in questi mesi estivi stanno intensific­ando i controlli nel settore ricettivo, facendo emergere anche i numeri finora rilegati al «sommerso».

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