Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Tromba d’aria devasta le spiagge
Case scoperchiate, decine di feriti e camping spazzati via . Zaia firma lo stato di crisi
VENEZIA Strade bloccate da alberi divelti, roulotte e bungalow volati via, blackout, sdraio e ombrelloni volati via e linee ferroviarie interrotte. Decine di feriti e barche alla deriva. È questo il bilancio della furia del maltempo, che si è abbattuta ieri sul litorale veneto, da Rosolina a Jesolo. A Venezia un fulmine è caduto dietro la basilica di San Marco e un’edicola è stata completamente sradicata. Il governatore Luca Zaia ha firmato lo stato di crisi.
Zaia Sto seguendo l’evolversi dei soccorsi e stamattina visiterò le zone più colpite, a partire dai campeggi Brugnaro Ho sentito i sindaci del litorale, appena calcolati i danni chiederemo lo stato di calamità naturale I vigili Nel Veneziano la situazione è drammatica il vento ha spazzato via tutto, le strade sono bloccate Sdraio in volo Sdraio volate dalle spiagge ai cortili degli alberghi, auto schiacciate dagli alberi e strade a lungo interrotte. Centinaia al lavoro per liberarle
VENEZIA Il tempo di fuggire dalle spiagge per cercare un riparo e il maltempo si è scatenato con tutta la sua furia. Sono stati «solo» 5 minuti, che però per chi alloggiava in campeggio o si trovava per strada sono stati interminabili. Cinque minuti in cui una tromba d’aria ha devastato il litorale veneziano e provocato milioni di euro di danni. Strade bloccate da alberi divelti che hanno anche rallentato i soccorritori, roulotte e bungalow sradicati, blackout, sdraio e ombrelloni volati via e linee ferroviarie interrotte. Il bilancio è di una cinquantina di feriti nel Veneziano, di cui tre in gravi condizioni. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, chiederà lo stato di calamità, mentre il governatore Luca Zaia ha già firmato lo stato di crisi e stamattina visiterà le zone che hanno subìto i maggiori danni. A cominciare dai campeggi di Cavallino Treporti (pieni), alcuni dei quali letteralmente devastati dalla furia del vento.
Le tende sono volate via insieme ad alcune strutture mobili, le serre sono state distrutte, così come le auto. In alcune zone era impossibile passare a piedi a causa delle grosse pozzanghere d’acqua e fango che si sono formate. L’Usl 4 Veneto orientale, che ha impegnato tutte le 15 ambulanze a disposizione, ha attivato un punto medico assistito per il coordinamento dei soc-
corsi, il Suem ha sorvolato la zona con l’elicottero, che si è aggiunto al «Drago 81» dei vigili del fuoco, uscito per una ricognizione dall’alto e per coordinare le squadre di soccorso. Alcuni mezzi dei soccorritori in viaggio verso i villaggi turistici di Cavallino sono rimasti bloccati a causa degli alberi che hanno invaso le strade, in particolare in via Fausta e in via Baracca. Tre persone sono rimaste gravemente ferite e sono state trasferite negli ospedali di Mestre e Treviso. Una donna, in particolare, è stata portata via in elisoccorso dopo che un albero le è caduto sulla schiena.
La furia del vento ha spazzato via ombrelloni e canoe in spiaggia, danneggiando barche e pedalò, e si è poi spostata a Jesolo. Qui, pochi minuti dopo la tromba d’aria, il comandante della polizia locale Claudio Vanin ha parlato di «situazione drammatica». Sia in paese che al Lido. All’ospedale di via Levantina sono caduti sei grossi alberi che hanno travolto due auto. Gli sdraio dalla spiaggia sono volati nelle piscine degli alberghi, alcune finestre delle abitazioni sono state mandate in frantumi dalle raffiche di vento, diversi pini in via Bafile sono crollati e la circolazione è andata nel caos sia in entrata che in uscita. Una richiesta di soccorso è arrivata alla Guardia costiera dal comandante del galeone «Jolly Roger», in balia delle onde e poi rientrato con tutto l’equipaggio in salvo. Non è andata meglio a Caorle ma, soprattutto, a Bibione. Nei villaggi turistici il vento ha devastato le strutture. A subire i danni maggiori il camping «Calaponga». Il sindaco di San Michele al Tagliamento, Pasqualino Codognotto, ha annunciato che chiederà lo stato di calamità.
I vigili del fuoco hanno risposto a decine di segnalazioni ed effettuato centinaia di interventi, molti dei quali nel Rodigino. Tra Albarella e Rosolina la tromba d’aria ha divelto pali elettrici, alberi e automobili e interrotto le linee telefoniche. Nella stessa zona un fulmine ha incendiato una casa. Le squadre del Suem hanno soccorso tre feriti non gravi e ieri sera la Guardia costiera stava ancora cercando l’uomo disperso in mare. Fino a tarda sera in tutta la regione hanno lavorato migliaia di uomini tra forze dell’ordine, polizie locali, vigili del fuoco, Suem, Guardia costiera, Protezione civile e Alpini.
A Venezia un fulmine è caduto sulla chiesa di San Zulian, dietro alla Basilica di San Marco, provocando una fiammata e un blackout in tutto il sestiere. E anche chi si spostava in treno ha dovuto fare i conti con i disagi. Dalle 16.20 la linea ferroviaria Venezia–Trieste è rimasta bloccata per un guasto al sistema di distanziamento con i passaggi a livello.