Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Dieci milioni di danni «Turisti, in tre giorni sistemiamo tutto»
Tutti al lavoro per evitare disdette. Zaia sul posto La furia del maltempo Centinaia di auto e camper distrutti, 1500 alberi divelti. Il governatore attacca Roma e la Soprintendenza
CAVALLINO TREPORTI (VENEZIA) A 24 ore dal violento fortunale, lungo il litorale veneto, nessuno è andato a dormire. Protezione civile, vigili del fuoco, sanitari ma anche residenti e turisti hanno lavorato senza sosta per liberare dagli alberi strade, auto e campeggi. Per lunedì tutto sarà sistemato ma i danni sono ingenti: 10 milioni.
CAVALLINO TREPORTI (VENEZIA) Millecinquecento alberi divelti dalle raffiche di vento, più di 250 tra auto, camper e roulotte danneggiati, 300 «case mobili» dei campeggi da riparare, 200 serre e capannoni e macchinari agricoli da sistemare. Ci sono poi le coperture degli impianti idrovori, scoperchiati, i tralicci dell’elettricità e i ripetitori della telefonia mobile piegati,i cartelli stradali divelti e i marciapiedi e le strade con asfalto, porfido e trachite sollevati. Nessuno azzarda numeri ufficiali, «qualche milione di euro», dice il presidente del Veneto Luca Zaia, la conta dei danni però è partita e i tecnici hanno già una stima provvisoria di quanti soldi serviranno per ripristinare ciò che la furia della natura ha devastato. Si parla di almeno 10 milioni di euro per il litorale veneto da Rosolina a Bibione, Jesolo, Cavallino Treporti per finire a San Donà di Piave e Portogruaro.
Chi ieri si muoveva dall’entroterra verso le spiagge, a Caposile, vedeva i segni del fortunale. Cartelli piegati, alberi a terra e fogliame lungo la strada ma, a sorpresa, non si incontrava quello scenario apocalittico che molti temevano dopo che un «downburst» (pioggia battente e venti freddi che si scontrano con afa e caldo) si è scatenato lungo 30 chilometri di costa con raffiche fino a 110 chilometri orari. «Ci stiamo leccando le ferite ma le attività sono ripartite – dice Paolo Bertolini, presidente del Parco turistico di Cavallino Treporti -, la stagione non è finita: sistemeremo tutto in un paio di giorni». Mentre Bertolini parla, tutt’attorno, è un lavorio inarrestabile, iniziato giovedì e ininterrotto da allora, e i frutti di tanta solerzia sono sotto gli occhi di tutti.
Al camping Mediterraneo, uno dei più colpiti del Cavallino con i campeggi Dei fiori e Scarpi, la zona più distante dalla spiaggia non mostra i segni del maltempo ma tra il bagnasciuga, la piscina e le piazzole di case mobili e tende i danni della tempesta, ieri mattina, erano ben visibili. «Tra nemmeno una settimana tutto sarà a posto», dice il titolare Alessandro Cattel. Alcuni ospiti lavano teloni, verande e vestiti, altri vanno in spiaggia come se niente fosse, alcuni invece sono terrorizzati. «È stato un inferno – dice con la voce spezzata dal pianto Natascia Aghilardi -, la roulotte si è sollevata da terra». L’auto di Natascia è incastrata sopra ad un albero mentre, lo stesso tronco, è sul camper di Chiara: «Vendo tutto - trema - l’estate è finita». Giovedì 105 persone sono state soccorse nei pronto soccorso di Jesolo, San Donà e Portogruaro e al primo intervento di Bibione. Tre i ricoverati: il ministro tedesco Diana Golze operata d’urgenza a Treviso per trauma vertebrale, un residente di Cavallino ricoverato a San Donà per frattura vertebrale e un uomo portato all’ospedale civile di Venezia per trauma toracico. Sono state 800 le telefonate al 118. Per ripulire le strade e liberarle da alberi e ramaglie e aiutare famiglie e aziende i Vigili del fuoco hanno messo in campo 21 squadre che in poche ore hanno portato a termine 200 interventi e sono al lavoro su altri 130. A dar loro una mano 30 operai della Regione e 250 volontari della Protezione civile. Il Comune di Cavallino ha attrezzato il palazzetto dello sport per ospitare 97 sfollati dei camping.
Con Ferragosto alle porte e il litorale «sold out» nessuno di chi vive di turismo – e tanto meno la politica – vuole trovarsi con un fiume di disdette. E dunque il messaggio, corale, è semplice e diretto: «L’estate continua, nulla è perduto, due o tre giorni e tutto è sistemato», dice Marco Michielli, presidente di Confturismo del Veneto. «Le spiagge giovedì sera facevano paura, venerdì mattina erano già perfette: siamo pronti per un Ferragosto di fuoco», sorride il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia. «Stiamo procedendo molto velocemente e i turisti sono tranquilli», fa eco da Bibione il sindaco Pasqualino. Guai a parlare di turisti in fuga. «Pochi andati via - minimizza il vicesindaco di Cavallino, Francesco Monica - I più si sono rimboccati le maniche e stano dando una mano: è lo spirito del campeggiatore». «Qualcuno se ne è andato – spiega Francesco Berton, presidente di Assocamping di Cavallino – ma tantissimi stanno arrivando». Camping e hotel ieri avrebbero ricevuto molte telefonate di chi voleva rassicurazioni prima di partire ma anche di chi, convinto che ci fosse il fuggi fuggi dal litorale, sperava nella «svendita» di posti rimasti vacanti. Resta il fatto che i danni del «downburst» sono stati tanti, all’incirca 10 milioni, e molte famiglie italiane non hanno speranze di essere risarcite per auto, camper e roulotte distrutte. Come Natascia, «non sono coperta per le calamità naturali» o la famiglia mestrina che in pochi secondi, al camping Marina, ha perso un caravan da 110 mila euro. «La figlia ventenne si è salvata per un pelo – racconta Bertolini -, è uscita prima che un albero si schiantasse sul camper». Gli stranieri, invece, sono assicurati. Il maltempo ha provocato black out elettrici, il vento ha piegato cartelli stradali, divelto panchine e tetti, tralicci elettrici e della telefonia mobile: ieri a Cavallino connettersi a internet era impossibile e gli smartphone non trovavano celle di ripetitori cui agganciarsi.
Altro capitolo, l’agricoltura. «Sono stato in sopralluogo presso le aziende, i danni sono ingenti», dice l’assessore regionale all’Agricoltura Giuseppe Pan. Il Consorzio di bonifica del Veneto orientale ha calcolato che serviranno 200 mila euro per le sue coperture agli impianti idrovori.
Michielli In un paio di giorni sarà tutto a posto: l’estate non è finita
Zoggia Tutto è già perfetto: pronti per un Ferragosto di fuoco
Monica Pochi turisti sono andati via, i più si sono rimboccati le maniche