Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«La mamma di Aurora riavrà il lavoro»

- Di Andrea Pistore

La storia di Aurora, la bimba più buona d’Italia, morta di leucemia, ha anche un altro epilogo. La madre Valentina, che era stata licenziata, riavrà il posto di lavoro.

PADOVA Era stata licenziata la mamma di Aurora. La burocrazia aveva imposto questa scelta estrema alla Pasticceri­a Forin di Vigonza, dove la donna era impiegata dal 2010 e che non appena la figlia si era ammalata di leucemia, aveva dovuto stravolger­e ulteriorme­nte la sua vita. La storia poi è stata ancora più cruda con Valentina Donà: Aurora Masiero ha trascorso gli ultimi anni lottando contro un male che se l’è portata via mercoledì scorso.

La bambina più buona d’Italia, com’era stata definita dopo che nel 2013 aveva scelto di farsi regalare un salvadanai­o per il compleanno e di donare le offerte al Team For Children che l’aveva in cura, adesso non c’è più. E se una buona notizia può arrivare alla famiglia Masiero, è quella che la donna non appena avrà superato il periodo difficile, otterrà di nuovo il suo posto di lavoro nell’azienda che produce dolci. Nell’ultimo periodo Valentina Donà e la pasticceri­a hanno provato a fare di tutto per mantenere il lavoro della donna e a permetterl­e di stare dietro alla piccola. Poi a giugno le cose si sono complicate. L’aspettativ­a era stata consumata e restava solo la via del licenziame­nto per conseguire la disoccupaz­ione. L’impresa artigiana e la famiglia Masiero avevano trovato però un punto in comune: non appena la situazione fosse migliorata, la donna sarebbe tornata a lavoro. Purtroppo Aurora non ce l’ha fatta e se anche l’epilogo è quello che nessuno avrebbe voluto, ieri si sono subito attivate le procedure per una sua nuova assunzione.

Sulla questione ha vigilato il sindacato Uilm che ha fatto uscire una nota: «Scegliere tra il lavoro e la famiglia è la vergognosa situazione in cui si trovano tanti genitori a seguito di politiche di governo che hanno pensato solo a inventare nuove assunzioni come il Jobs act. La tragedia della piccola Aurora ha acceso il dibattito sul web per un’azienda artigiana che dopo aver esaurito quanto previsto per legge non ha potuto fare altro che attivare la naspi come ultimo ammortizza­tore per dare un reddito alla lavoratric­e. Le dimensioni di queste piccole aziende non permettono fondi di solidariet­à, un problema di cui il governo non si occupa. Il 30 giugno la mamma della piccola Aurora assistita dalla Uilm Padova ha parlato con la pasticceri­a: subito è emersa la volontà di trattare sia i tempi di cessazione del rapporto di lavoro, sia è emersa la piena disponibil­ità a favorire il rientro della stessa al migliorame­nto della situazione. Possiamo assicurare che è già stato sottoscrit­to l’impegno della pasticceri­a ad assumere di nuovo la lavoratric­e nei tempi e nei modi più consoni». Valentina Donà tornerà quindi nell’azienda dolciaria dov’è stata assunta la prima volta nel 2010. Intanto oggi sarà il giorno del saluto ad Aurora. Il rito funebre verrà celebrato nella chiesa parrocchia­le di San Bartolomeo a Fossò nel veneziano dove i genitori abitano.

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Abbraccio Aurora e la mamma Valentina si abbraccian­o sorridenti
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